​Il Reddito di Inclusione sociale

Analizziamo i requisiti necessari per poter accedere al Rei con la collaborazione dell'avvocato Guffanti.

24 GEN 2018 · Tempo di lettura: min.
​Il Reddito di Inclusione sociale

Il Reddito di Inclusione (d'ora in poi Rei), introdotto dal D. LGS. 15 settembre 2017 n. 147 è una misura di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. Esso si caratterizza non solo per l'erogazione di un contributo di tipo economico, ma anche per la presenza di servizi, costituenti il c.d. progetto personalizzato, che vengono erogati al nucleo familiare risultante idoneo.

Ce ne parla l'Avv. Giulio Mario Guffanti.

Ai sensi dell'art. 3 del D.LGS. 147/2017, destinatari del Rei sono quei nuclei familiari che posseggono congiuntamente i seguenti requisiti, raggruppabili nelle seguenti macro-categorie:

1. Residenza e soggiorno. Il richiedente deve essere congiuntamente:

  • cittadino dell'Unione Europea o familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiorni di lungo periodo ovvero apolide in possesso del permesso o titolare di asilo politico/protezione sussidiaria;
  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni.

2. Requisito familiare. Il nucleo familiare richiedente deve trovarsi, al momento della presentazione della domanda, in una delle seguenti condizioni:

  • componente di età inferiore a 18 anni;
  • componente portatore di disabilità;
  • donna in stato di gravidanza;
  • almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni in stato di disoccupazione a causa di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa ovvero risoluzione consensuale ex art. 7 della L. 604/1966, che abbia cessato da almeno tre mesi di beneficiare delle prestazioni offerte dalla disoccupazione o che comunque si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi.

3. Requisito economico. Il nucleo familiare, per l'intera durata del beneficio, deve possedere congiuntamente le seguenti soglie:

  • ISEE non superiore a € 6.000,00;
  • ISRE non superiore a € 3.000,00;
  • patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a € 20.000,00;
  • patrimonio mobiliare non superiore alla soglia di € 6.000,00, accresciuta di € 2.000,00 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di € 10.000,00;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli e motoveicoli immatricolati nei 24 mesi antecedenti la richiesta ovvero di navi e imbarcazioni da diporto.

Il beneficio economico viene elargito per mezzo di un'apposita Carta Rei per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi solo dopo che siano trascorsi almeno sei mesi dalla data di cessazione del godimento del beneficio, il cui importo non può essere superiore all'ammontare annuo dell'assegno sociale ex art. 3, comma 6, L. 335/1995.

La domanda predisposta dall'Inps può esser presentata presso i Comuni o presso i punti autorizzati a far data dallo scorso primo dicembre 2017.

Come anticipato, il Rei si compone di un beneficio economico e di un progetto personalizzato, volto ad elargire quei servizi che, a seguito di preliminare valutazione multidimensionale, dovessero risultare necessari.

A fronte di una misura così strutturata, non poteva mancare un impianto sanzionatorio. L'art. 12 del D.LGS. 147/2017 prevede, infatti, conseguenze sanzionatorie, sospensione o decadenza dal beneficio in base alla gravità del comportamento posto in essere dal richiedente, in ordine non solo ad eventuali dichiarazioni mendaci rese in sede di DSU, ma anche in caso di mancata presentazione alle convocazioni/appuntamenti previsti per il progetto personalizzato nonché per il mancato rispetto di quest'ultimo.

Una misura, quella del Rei, che potrebbe verosimilmente funzionare, soprattutto se si pensa che, nell'ambito del progetto personalizzato, viene, ad esempio, individuata una figura di riferimento avente il compito di curarne la realizzazione.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni in merito, contattate direttamente lo Studio legale Prof. Avv. Giulio Mario Guffanti.

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