Differenze fra dolo, colpa e preterintenzione

Dolo, colpa e preterintenzione sono i cosiddetti "elementi soggettivi del reato".

18 MAG 2018 · Tempo di lettura: min.
Differenze fra dolo, colpa e preterintenzione

Secondo l'articolo 43, un delitto può essere doloso, colposo o preterintenzionale. Quali sono le differenze fra questi elementi soggettivi del reato?

Spesso nei telegiornali e nei quotidiani possiamo ascoltare o leggere parole come "dolo", "colpa" e "preterintenzione". Anche se alcune di queste parole possono sembrare sinonimi, in realtà, hanno significati molto diversi e corrispondono a diverse fattispecie e pene all'interno del codice penale. Dolo, colpa e preterintenzione sono i cosiddetti "elementi soggettivi del reato", ossia i diversi atteggiamenti psicologici dell'individuo che compie il reato.

Quali sono le differenze tra dolo, colpa e preterintenzione?

Dolo: per poter conoscere la definizione di "dolo" possiamo ricorrere al codice penale che, nell'articolo 43, sancisce che il delitto:

"è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione".

Ciò vuol dire che un reato commesso con dolo viene eseguito quando l'individuo che lo compie è perfettamente cosciente del risultato e delle conseguenze della sua azione o della sua omissione. Esistono diversi tipi di dolo, ad esempio eventuale o intenzionale, e le diverse forme di questo elemento soggettivo sono spesso al centro del dibattito e dell'interpretazione dei giudici.

Colpa: sempre secondo lo stesso articolo, un delitto è colposo

"quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline".

In questo caso, il soggetto che compie il reato volontariamente, non è realmente cosciente delle possibili conseguenze che l'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline possono avere. Un esempio di reato colposo, ad esempio, è quello che deriva da un sinistro stradale causato da un comportamento imprudente, ad esempio una velocità superiore a quella permessa.

In sintesi, la differenza fra colpa e dolo sta nell'atteggiamento psicologico del soggetto che compie il reato. Nel caso del dolo, l'individuo è cosciente sia del reato che sta commettendo e anche dei rischi proveniente dalla sua azione od omissione. Nel caso della colpa, inoltre, il soggetto ha agito volontariamente ma con l'idea che non si sarebbe verificato l'evento. In più, l'articolo 43 del codice penale, sottolinea che

"la distinzione tra reato doloso e reato colposo, stabilita da questo articolo per i delitti, si applica altresì alle contravvenzioni, ogni qualvolta per queste la legge penale faccia dipendere da tale distinzione un qualsiasi effetto giuridico".

Preterintenzione: l'articolo 43 del codice penale, afferma che un delitto

"è preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente".

Si tratta di una sorta di un mix fra dolo e colpa. In questo caso, infatti, l'individuo che compie il reato è cosciente di stare commettendo un delitto e delle sue conseguenze, agendo quindi con volontà; tuttavia le conseguenze delle sue azioni sono più gravi di quelle previste e volute. Un esempio di delitto preterintenzionale è l'omicidio preterintenzionale, punito con la reclusione da dieci a diciotto anni.

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