Salve, sono il padre di uno splendido bambino di tre anni avuto da una relazione che successivamente la nascita si è aimè interrotta.. non siamo mai stati sposati, ed attualmente passo un vitalizio mensile alla mia ex come mantenimento del nostro figliolo.Tale assegno e stato concordato in maniera privata, senza quindi intermediazione legale o giudiziaria. Sfortunatamente, al momento, a causa incomprensioni di varia entità consideravo l’idea di formalizzare il nostro accordo a garanzia di un equa ripartizione dei diritti e doveri di entrambi i genitori. La mia compagna è originaria di uno stato membro comunitario, e residente in Italia da vari anni, detiene un livello culturale molto superiore al mio (due Lauree ed un Master estere) ed è inoltre, figlia di professionisti che la sostengono economicamente. Per lo stato italiano lei risulta comunque disoccupata da anni, questo fatto ..quanto potrebbe influire in caso di rivalutazione dell’assegno di mantenimento di nostro figlio? Inoltre, so che il mantenimento viene individuato proporzionalmente il reddito dei genitori , essendo lei disoccupata "cronicamente" ed io unico detentore di reddito potrei vedermi incrementato il mio onere finanziario di molto? In parole povere.. passerò tutto il mio stipendio alla mia ex compagna solo perchè non necessita/vuole lavorare? In ultima istanza, come reddito cosa si intende esattamente? Quello generato dallo stipendio, più abitazione se di propietà, ed eventualmente i risparmi sul conto corrente che ruolo giocano in tutto questo ?
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Egregio Sig. Paolo,non conoscendo le Sue condizioni e le esigenze di Suo figlio,ne' quale sia il Suo attuale contributo al mantenimento, non posso formulare alcuna prognosi;si terra' conto di tutti i suoi redditi risultanti dalle relative dichiarazioni (non dovrebbero incidere i risparmi,a meno che non abbiano incidenza per false dichiarazioni);gli obblighi nei confronti dei figli sussistono indipendentemente dalle colpevoli nullatenenze dell'altro genitore (nei cui confronti,nell'interesse delfiglio ,potrebbe valutarsi un'azione risarcitoria qualora la sua colpevole inerzia abbia prodotto danni al minore).Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Occorre andare per ordine.
Innanzitutto è opportuno che lei regolarizzi la sua posizione mediante la procedura di regolamentazione dei rapporti genitoriali dei figli nati fuori dal matrimonio.
Ciò, al fine di evitare che le si possano muove delle contestazioni e che la situazione possa precipitare.
In secondo luogo non è detto che debba essere necessariamente lei a pagare tutto.
Se può dimostrare (in qualsiasi modo) che la sua ex compagna è percettrice di redditi, anche in nero, e/o comunque che è qualificata al fine di produrre reddito il tribunale potrebbe tenere in dovuta considerazione tale circostanza al fine di ripartire equamente il mantenimento della prole.
La questione è di non semplicissima soluzione ma credo che sia il caso che lei si attivi il prima possibile.
E' inutile rimandare un problema che prima o poi verrà a galla, magari attraverso fastidiose contestazioni che la signora potrebbe muovere nei suoi confronti.
Cordialmente.
Avv. Antonello Guido
I genitori hanno il dovere di provvedere al mantenimento dei figli in proporzione ai propri redditi (ricomprendendosi anche proprietà immobiliari messe a reddito), così sarà anche per lei. Le consiglio di rivolgersi ad un legale per formalizzazione gli accordi economici già raggiunti o comunque per tutelare la sua posizione.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
Sa