Permesso di soggiorno in presenza di minori dopo il divorzio

Inviata da Luna. 5 mar 2018 Divorzio

Buongiorno, sono cittadina Armena residente in Italia da 8 anni, I miei due figli sono nati e sono residenti in Italia con permesso illimitato mentre io ho avuto ed ho ancora un permesso di soggiorno per motivi familiari da rinnovare ogni volta e in scadenza a breve. Ho ottenuto divorzio ad agosto 2017 in Armenia, di cui ho la traduzione del consolato ma che non risulta ancora trascritto in anagrafe, in cui i figli ( di cui uno disabile) sono stati affidati a me. Non ho ancora un lavoro e in questi mesi ho convissuto mio malgrado ancora con il mio ex marito per poter seguire I bambini, ma la situazione è diventata insostenibile e con l'aiuto degli assistenti sociali attendo assegnazione di un alloggio. Il mio divorzio, se regolarmente trascritto, è sufficiente per avere un permesso di soggiorno per lungo periodo ? In questura mi mandano via e mi dicono che devo avere un lavoro, ma io sono mamma di due bambini, una di tre anni e uno di otto purtroppo con problemi di autismo. Senza questo permesso non posso accedere a nessun tipo di sostegno in attesa di trovare una occupazione compatibile con la gestione dei bambini e resto intrappolata in usa situazione familiare terribile. Grazie per tutto l'aiuto che potrete darmi.
N.A.

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Gentilissima signora , rinnovo la mia risposta che non è arrivata. Se Suo marito è cittadino dela U.E. il divorzio non fa venir meno il permesso di soggiorno. Lo ha stabilito la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con la sentenza 20 settembre 2010, n. 19893 con la quale si precisa come, ai sensi del Decreto legislativo n. 30 del 2007, divorzio e annullamento del matrimonio con un cittadino dell'Unione "non comportano la perdita del diritto di soggiorno dei familiari del cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, a condizione che il matrimonio sia durato almeno 3 anni, di cui almeno un anno nel territorio nazionale, prima dell'inizio del procedimento di divorzio o di annullamento".

Avv. Antonio Cesarini Avvocato a Bergamo

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Buongiorno, se Suo ex marito e cittadino UE allora Il divorzio non fa venir meno il permesso di soggiorno. Lo ha stabilito la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con la sentenza 20 settembre 2010, n. 19893 con la quale si precisa come, ai sensi del Decreto legislativo n. 30 del 2007, divorzio e annullamento del matrimonio con un cittadino dell'Unione "non comportano la perdita del diritto di soggiorno dei familiari del cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, a condizione che il matrimonio sia durato almeno 3 anni, di cui almeno un anno nel territorio nazionale, prima dell'inizio del procedimento di divorzio o di annullamento".

Avv. Antonio Cesarini Avvocato a Bergamo

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gentile Luna,
il presupposto per il per il permesso di soggiorno per motivi familiari è la convivenza, venendo meno la stessa non è possibile rinnovare questo permesso ma potrà ottenerne un'altro per motivi di lavoro o studio, sempre avendone i presupposti.
Non è possibile in assenza di permesso di soggiorno ottenere l'assegnazione di un alloggio di residenza popolare.
avv. Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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Buongiorno signora, visto che agli assistenti sociali del suo Comune di residenza si è già rivolta deve chiedere anche di essere inserita in un progetto o di accedere a dei contributi economici. Se lei è senza reddito e ha due figli a carico , di cui uno disabile, ha diritto ad una prestazione economica. Inoltre deve chiedere a loro informazioni in merito alla richiesta di accertamento di invalidità per suo figlio e quale sia la prestazione sociale economica di sostegno. In più nella sentenza di divorzio non vi sono indicati gli assegni di mantenimento per lei e suo figlio da parte di suo marito? Tutto questo per dirle che, visto che il divorzio c’è anche se non trascritto in Italia, lei comunque può rinnovare il suo pds in altro titolo; mi viene in mente il pds per attesa occupazione che ormai ha durata di un anno, pur dimostrando lei di avere una situazione familiare complessa da gestire. Si rivolga anche a qualche associazione di categoria, di sostegno ad immigrati o donne nel suo Comune di residenza. Saluti!

Avvocato Ilda Hasanbelliu Avvocato a Roma

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