La mia parte dell'eredita
L'eredità divisa in cinque parti uguali. La mia parte di un quinto posso donarla alla mia amica?
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Buongiorno,
dalla sua domanda si puó intuire che l'eredità sia già stata divisa fra i coeredi e lei dispone della sua quota in modo esclusivo e senza vincoli, a tutti gli effetti di legge.
Se é questo il caso lei puó donare i suoi beni a chi desidera nel rispetto della forma che la donazione prevede (atto pubblico) se il bene é di modico valore anche mediante consegna dello stesso alla donataria.
Deve tenere presente che i suoi successori quali coniuge figli detti "legatari" pottanno impugnare la donazione per lesione della quota legittima all'apertura della sua successione.
Cordiali saluti.
Avv. Emanuela.Costa
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Una volta distribuite ai coeredi le singole quote di eredità, queste diventano di proprietà esclusiva di ogni coerede, che ne può disporre come meglio crede, quindi anche donandola (con le dovute forme) alla propria compagna, come intende fare Lei. In caso di donazione di sostanza consistente, questa potrà essere impugnata alla Sua morte con l'azione di collazione da parte di eventuali Suoi eredi detti 'legatari'. Il principio vale per qualsiasi donazione, quindi anche per quelle minime, ma nel concreto bisognerà valutare il concreto interesse ad impugnare la donazione fatta.
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Buongiorno,
Le premetto che la donazione di beni futuri non è ammessa, salvo che si tratti di frutti naturali e civili non ancora separati.
Immagino, quindi, che, nel Suo caso, la successione si sia già aperta, e che Lei con l'accettazione dell'eredità può disporre liberamente della Sua quota di 1/5.
Fatta questa premessa, Le preciso che Lei può donare la Sua quota ad un terzo (nel caso di specie, la Sua amica), dato che si tratta di un atto a titolo gratuito.
Invero, la prelazione a favore del coerede è prevista solo in caso di trasferimenti a titolo oneroso.
A Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti.
Avv. Luca Grassini.
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Buongiorno, ogni coerede (come è il suo caso) è reputato solo ed immediato successore in tutti i beni componenti la sua quota o a lui pervenuti in successione. Può quindi donare la sua quota all'amico con atto pubblico (e, quindi, andando da un notaio). Tenga presente che eventuali suoi legittimari (coniuge, figli, ascendenti) ai quali per legge è riservata una quota dei beni, potrebbero impugnare la donazione chiedendone la riduzione in tutto o in parte fino al rispetto della loro quota di legittima se risultasse violata.
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