Buo giorno, espongo sommariamente il mio caso.
Dopo circa dieci anni Ho comprato un posto macchina scoperto con atto notarile. Passati circa 10 anni il comune mi faceva recapitare una lettera di esproprio per pubblica utilità per costruire una strada. Dopo diversi mesi trovo nel mio posto macchina un cartello che avvisava che dal giorno X per inizio lavori era vietata la sosta.
Mi rivolgo ad un avvocato anche lui coinvolto nello sfratto in quanto possessore di 4 posti macchina, il quale mi consiglia di non oppormi e di adire le vie legali. Siccome a suo dire il comune si è comportato come un cittadino privato non era necessario rivolgersi al TAR ma per accelerare l'iter si è rivolto al tribunale ordinario. Il primo giudice ha rigettato l'istanza, addebitandoci le spese, invitandoci per incompetenza di questo tribunale, a rivolgerci al TAR. L'avvocato ha fatto ricorso contro questa sentenza ma anche questo ha dato la stessa risposta. A questo punto io volevo chiudere la faccenda pagando gli addebiti, l'avvocato comproprietario non era dello stesso parere, senza dirmi nulla fece ricorso in cassazione. Un giorno arriva a casa un messo giudiziario che dal citofono mi invita a scendere per firmare, pensando si trattasse delle due cause perse firmai, solo successivamente capii che avevo firmato il ricorso in cassazione. ora io vi chiedo come posso uscire da questa situazione, visto che l'avvocato non mi ha mai contattato, e quando io ho chiesto spiegazioni ha solo cercato di prendere tempo. Scusate per la lunghezza ma bisognava per chiarire la situazione, grazietante buona giornata