Trump prevede dazi per i prodotti dell’Unione Europea

Le mire del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America si rivolgono verso il vecchio continente.

5 APR 2017 · Tempo di lettura: min.
Trump prevede dazi per i prodotti dell’Unione Europea

I paesi che potrebbero essere più colpiti da questa misura sono Italia, Francia e Germania.

Dal momento della sua elezione, avvenuta l'8 novembre dell'anno scorso, Donald Trump non ha smesso di far parlare di sé, fra dichiarazioni controverse e scelte politiche discutibili. Dopo aver cercato di cancellare l'Obamacare, senza successo, le mire del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America si rivolgono verso il vecchio continente.

La politica protezionistica di Trump, infatti, si potrebbe dirigere verso l'introduzione di dazi fino al 100% per i prodotti provenienti dall'Unione Europea. I paesi più danneggiati, se questa misura dovesse realmente entrare in vigore, saranno Francia, Germania e Italia. Fra i prodotti che potrebbero essere colpiti da dazi del 100% ci sarebbero marche come l'acqua minerale Perrier, lo scooter Vespa della Piaggio e il formaggio Roquefort.

Il motivo di questi dazi, oltre alle misure protezionistiche già annunciate da tempo dal presidente repubblicano, sarebbe il divieto, da parte dell'Unione Europea, di importare dagli Stati Uniti le carni provenienti da bestiame perché trattate con ormoni, una decisione risalente al governo di George Bush junior. Secondo il Wto (World Trade Organization), però, la decisione dell'UE era una violazione delle norme del commercio internazionale. Per questo, Barack Obama e l'Unione Europea arrivarono a un accordo nel 2009, ammettendo l'entrata di carne di manzo non trattata con ormoni. Nonostante l'accordo l'Unione Europea non si è mai aperta realmente all'importazione della carne di manzo statunitense e ciò ha scatenato le proteste dei produttori di carne americani.

Per Trump mettere in atto questa rappresaglia è possibile perché già nel 2015, durante il governo Obama, era stato promossa dai repubblicani una legge che permette di adottare ritorsioni nei confronti dei prodotti europei. La vendetta, però, secondo la legge e le norme del Wto ha un limite: 100 milioni di dollari in totale per tutti i paesi appartenenti all'Unione Europea.

Le reazioni delle imprese e delle istituzioni

Sono state diverse le reazioni alla proposta protezionistica di Donald Trump. La Piaggio non si è mostrata troppo sorpresa dall'annuncio. Il fatturato rispetto al mercato americano, inoltre, sarebbe inferiore al 5%. D'altra parte i rappresentati di San Pellegrino (acqua minerale Perrier), secondo quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, hanno affermato che l'impresa "auspica che Usa e Ue possano trovare una rapida soluzione alla controversia come già avvenuto in passato".

Le prime reazioni ai possibili dazi statunitensi sono arrivate anche dalle istituzioni italiane: "La qualità non ha frontiere: dazi, protezionismi, chiusure non possono essere barriere che mettono un freno, un muro alla qualità. La qualità è crescita e benessere per tutti", ha affermato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Allo stesso tempo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha risposto così all'annuncio di questa misura economica statunitense: "In questo momento di tutto abbiamo bisogno tranne che di tensioni commerciali che non trovano giustificazione né nel contenuto, né, tantomeno, nel contesto del fondamentale rapporto strategico tra i due più importanti partner commerciali e di investimento al mondo".

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