Nuove regole per il lavoro occasionale con voucher e libretto di famiglia

Il libretto di famiglia serve per regolare le prestazioni occasionali in ambito domestico (ad es. colf, badanti, docenti) ed è riservato solo ai privati.

16 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
Nuove regole per il lavoro occasionale con voucher e libretto di famiglia

Il libretto di famiglia serve per regolare le prestazioni occasionali in ambito domestico (ad es. colf, badanti, docenti) ed è riservato solo ai privati (quindi non a società e persone giuridiche in generale - per queste è possibile fare un contratto di collaborazione occasionale, v. altro articolo). Il committente inoltre non potrà usare il libretto con persone con le quali abbia in corso (o abbia avuto negli ultimi sei mesi) un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Per poter attivare questo sistema di pagamento (con voucher), è necessario, innanzitutto, farsi rilasciare un PIN dall'Inps con il quale ci si dovrà, successivamente, registrare nell'apposita sezione del Sito dell'Inps. La richiesta può avvenire:

  • presso le sedi INPS (in tal caso, il PIN sarà dispositivo);
  • online, attraverso la procedura di richiesta PIN;
  • tramite Contact center, al numero indicato nello stesso sito;

(sempre tramite il Sito Inps).

Le operazioni di pagamento verranno gestite direttamente nel sito dell'Inps. Il prestatore di lavoro dovrà ricevere unicamente il compenso sul proprio conto corrente ma se non ne dispone (come avviene in molti casi, per questo tipo di lavoro), il lavoratore può, a proprie spese chiedere una domiciliazione presso gli Uffici Postali, cioè chiedere che il proprio compenso arrivi nell'ufficio postale, senza bisogno di avere un conto corrente. Il prestatore può ricevere compensi di importo non superiore ad € 2.500 annui (dal 01 gennaio al 31 dicembre), per le prestazioni rese con lo stesso committente e non potrà superare il limite di 280 ore di lavoro nel corso di un anno. Infine, il complesso dell'attività occasionale in favore di più committenti, non potrà superare per ogni lavoratore, 625 ore di lavoro annue. Al prestatore di lavoro è dovuto un compenso orario minimo di 10 euro (8 euro netti) che comprende contributi e assicurazione Inail. Il lavoratore ha diritto anche alle pause, al riposo giornaliero e ai riposi settimanali. Tutta l'operazione può essere svolta in piena autonomia ma, essendo piuttosto complessa, spesso conviene affidarsi ad un consulente esperto.

Scritto da

Avvocato Wania Nonnato

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