Le novità sulla legittima difesa

La proposta di legge prevede modifiche agli articoli 52 e 59 del Codice Penale.

15 MAG 2017 · Tempo di lettura: min.
Le novità sulla legittima difesa

La proposta di legge considera legittima difesa la reazione a un'aggressione commessa di notte.

Con 225 voti favorevoli e 166 voti contrari, il 4 maggio scorso la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge riguardante i limiti della cosiddetta "legittima difesa", già modificata dal governo Berlusconi nel 2006. Adesso la proposta dovrà passare per il Senato. Cosa s'intende per legittima difesa? Secondo l'articolo 52 del Codice Penale, uno degli articoli interessati dalle modifiche, afferma nel primo comma che:

Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.

La legittima difesa sarebbe, dunque, una specie di autotutela in caso di pericolo imminente. La possibilità di difendersi, però, è ben limitata, e serve per tutelare "la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione". Tuttavia, la legittima difesa non può essere confusa con la vendetta, in quanto si tratta di una difesa che avviene come reazione immediata, e non successiva, a un'aggressione.

La proposta di legge, presentata da David Ermini (PD), prevede una modifica all'articolo 59 del Codice Penale sulle circostanze del reato, introducendo maggiori tutele per chi si difende con un'arma legittimamente posseduta in seguito a un'aggressione in casa. L'introduzione di un nuovo comma, infatti, permetterebbe la legittima difesa se sussistono le seguenti condizioni: "la colpa dell'agente è sempre esclusa quando l'errore è conseguenza del grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, per l'integrità fisica, per la libertà personale o sessuale". Questa norma riguarderà la legittima difesa domiciliare.

Durante la discussione nella Camera della Camera, inoltre, è stata proposta anche la modifica dell'articolo 52 del Codice Penale che amplierebbe i limiti della legittima difesa. In caso di aggressione in casa, in ufficio o in negozio, commessa in tempo di notte, sarà riconosciuta la legittima difesa. La proposta modificherebbe l'articolo in questo modo: "Si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno".

Secondo la proposta di legge, inoltre, è possibile difendersi con "un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo a difendere: la propria o altrui incolumità, i beni propri o altrui quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione". Non è stato toccato, invece, come richiedevano alcune forze politiche, il principio di proporzionalità tra l'offesa e la difesa che impedisce che la legittima difesa permetta di farsi giustizia anche quando l'aggressore è, ad esempio, in fuga.

Ad essere anche approvato dalla Camera dei Deputati, inoltre, è stato anche la possibilità che lo Stato paghi le spese processuali, compresi i compensi degli avvocati, per tutti quegli imputati a cui viene riconosciuta la non punibilità per legittima difesa così come previsto dalla nuova legge, se dovesse essere approvata completamente. Secondo le stime, questa modifica potrebbe costituire un onere per l'erario di 295.200 euro a decorrere dal 2017.

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