Il contratto di convivenza

Il nuovo ruolo dei legali dopo l'approvazione della legge sulle unioni civili: la redazione del contratto di convivenza.

17 MAG 2016 · Tempo di lettura: min.
Il contratto di convivenza

La legge sulle unioni civili prevede che i contratti che regoleranno i rapporti di convivenza delle coppie di fatto passeranno dagli avvocati.

I nuovi istituti sono due e andranno ad affiancare il matrimonio:

  • le unioni civili, riservate alle coppie formate da persone appartenenti allo stesso sesso;
  • le convivenze di fatto (fruibili sia dalle coppie etero che omo).

Entrambe sono differenziate sul fronte dei diritti e dei doveri, sia personali che patrimoniali. I tre regimi si differenzieranno in quanto a diritti e doveri personali e patrimoniali.

Per quanto concerne le coppie di fatto, la riforma prevede la sottoscrizione del "contratto di convivenza", con cui le parti potranno disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune. I legali, dunque, saranno equiparati ai notai per l'autentica della sottoscrizione, nonché delle sue modifiche e della sua risoluzione.

Non si tratterà, però, di una mera certificazione dell'autografia delle firme, poiché l'avvocato e il notaio dovranno, altresì, attestare la liceità dell'accordo, in conformità alle norme imperative e all'ordine pubblico. Dopodiché, sarà compito dei professionisti che ricevono l'atto provvedere, ai fini dell'opponibilità ai terzi, a trasmetterne copia (entro i successivi 10 giorni) al Comune di residenza dei conviventi per l'iscrizione all'anagrafe.

Lo Studio è a Vostra disposizione per tale incombente.

Scritto da

Studio legale Giaccardi-Laurino

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