Voglio la cucina che ho ordinato

Buongiorno, è evidente che la situazione venutasi a creare è assai fastidiosa e complicata e necessita di essere seguita da un professionista che esamini approfonditamente la documentazione.
In questa sede ritengo utile porre l'attenzione sul fatto che la somma del 40% del prezzo da lei corrisposta all'atto della conclusione del contratto sia stata effettivamente versata a titolo di caparra (come da lei affermato nella domanda) oppure di acconto.
Si tratta infatti di due istituti giuridici differenti la cui diversità emerge solo nel caso in cui il contratto non vada a buon fine (se invece il contratto viene adempiuto correttamente la caparra funge da acconto).
In particolare, nel caso in cui sia stata versata caparra confirmatoria, se a rendersi inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra, come nel suo caso, l'altra parte, cioè lei, può recedere dal contratto pretendendo la restituzione del doppio della caparra. La caparra insomma assolve ad una funzione preventiva e forfettaria di liquidazione del danno.
Viceversa, qualora la somma versata al momento della conclusione del contratto costituisca un acconto, se si subisce l'inadempimento si può chiedere il rimborso del semplice acconto (non raddoppiato) mentre per il risarcimento di eventuali ulteriori danni occorrerà
impostare una richiesta specifica che dovrà essere suffragata da idonee prove.
Se il contratto non specifica a quale titolo è stata versata la somma essa si intende come acconto.
Sperando di esserle stata utile, le porgo i migliori saluti.

Avv. M. Valentina Caredda