Violenza domestica perpetrata negli anni.
Salve, forse vi farà ridere la mia richiesta, ma sono arrivata ad un punto della mia vita in cui mi sento stretta in una morta, e considerare il suicidio come un'ipotetica via d'uscita.
Sebbene sia una donna adulta, ho quasi 40 anni, ho passato tutta la mia vita preda di genitori che hanno perpetrato violenza psicologica, fisica e verbale, nei miei confronti, tutta la vita.
Questo mi ha resa anoressica, depressa, con tendenze suicide, senza vita sociale, senza autostima e, ovviamente, senza salute fisica.
Agli occhi della gente, salvano le apparenze molto bene. E chi invece sa, tende all'omertà.
A parte avere conversazioni su Fb con le persone che SANNO, ma che mai testimonierebbero in mio favore, io non ho altre prove.
Le persone in questione sono sorella, fratello, cugina. Ma ho qualche parente che testimonierebbe per me.
Il guaio è che la gente vede in me una fallita/parassita che si fa mantenere dai genitori. In realtà, io sono molto infelice ed esco poco. Non ho vie d'uscita. Ho solo la terza media, e mi sono sempre arrangiata svolgendo lavori umili e sottopagati (badante, pulizie, etc). E dire che in passato ero una ragazza valida, bella, sana, intelligente, e brava a scuola. Mi hanno insegnato a non esistere. Sono due manipolatori e vittimisti, nonché narcisisti, che mi hanno totalmente annullata, annichilita, uccisa dentro, spenta.
Attualmente, esco di casa solo se necessario, perché ho lo schifo di me. Negli ultimi 3-4 anni, ho imparato a reagire e ad urlargli contro. Ma, ovviamente, la gente pensa che la figlia introversa sia il lupo cattivo e loro due i poveri genitori, vittime di una figlia ingrata, che vive ancora con loro. Questo perché i miei genitori salvano bene le apparenze, recitando umiltà, educazione, rispetto, decenza che, in realtà, tra le pareti domestiche, a porte chiuse NON HANNO. Mi hanno fatto tabula rasa intorno, dicendo a tutti che sono una figlia pazza, cattiva, ingrata, malata di mente, frustrata e che non è buona a nulla.
Vorrei essere aiutata. Ma non voglio finire in mezzo a una strada. Sono stanca. Ogni mattina mi sveglio, ma non vorrei più farlo.
Se dovete riservarmi aria di sufficienza, vi chiedo di ignorarmi, lo preferisco.