Sono separato e ho in comproprietà una villetta abitata dalla mia ex che non vuol vendere se non al prezzo da lei imposto.
Vorrei trovare un modo per poter uscire da questa situazione cedendo la mia quota di proprietà ma non so cosa fare.
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Gentile Mauro,
non concordo in parte su quanto riferito dai Colleghi che mi hanno preceduto. In realtà, infatti, Lei potrebbe certamente cedere la Sua quota alla moglie o a terzi, così come potrebbe, in caso di mancata vendita a trattativa privata, instaurare un procedimento di divisione immobiliare che porterà alla vendita della intera proprietà nel caso Sua moglie si rifiuti di rilevarne la quota nell'ambito del giudizio di divisione medesimo. Tutto ciò, A PRESCINDERE dal fatto che a Sua moglie sia stato riconosciuto il diritto di abitazione in sede di separazione. Tale diritto e' infatti un mero c.d. "diritto personale di godimento", e non un diritto reale, come tale non può assolutamente limitare la libera circolazione del bene (per cui Lei potrebbe appunto cedere la quota o chiedere la divisione), ne' addirittura impedire un'eventuale espropriazione forzata.
Chiaramente, l'immobile sarà posto in divisione e, in caso, venduto esplicitando che chi l'acquisterà vedrà opposto il diritto di abitazione di Sua moglie, ciò che peraltro pone in ipotesi non pochi problemi tra il nuovo comproprietario e Sua moglie relativi alla concreta gestione del bene. Tutto ciò considerato, il modo migliore di gestire questa situazione sarebbe senz'altro quello di paventare a Sua moglie l'intenzione di cedere la quota ed anche, se necessario, di avviare il giudizio di divisione. Questo infatti potrebbe indurre Sia moglie ad acquistare la quota oppure a vendere di comune accordo l'intero, per evitare i problemi connessi al processo di divisione.
Mi contatti per assistenza.
Cordiali saluti
Avv. Riccardo Galli
Bisogna capire se avete figli e se il domicilio era stato assegnato per questo motivo. Se non ne avete, e avevate concordato l'assegnazione a sua moglie, e oggi le condizioni sono cambiate, può chiedere la revoca, quindi introdurre, previa mediazione, il giudizio di divisione, e se nessuno dei 2 vuol rilevare quota dell'altro al prezzo stabilito da un tecnico incaricato dal giudice - immagino non sia divisibile - verrà messo all'asta all'intero e si dividerà il ricavato al netto delle spese di divisione.
Resto a disposizione
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Gent. Sig. Mauro,
mi sembra di capire che anche sua moglie abbia intenzione di vendere, ma ad un prezzo elevato che non trova riscontro nel mercato. Vi sono quindi gli estremi per addivenire ad un accordo, magari già in sede di mediazione che in questa materia, tra l'altro, è obbligatoria e preliminare ad un eventuale giudizio di divisione.
Cordialità
Avv. F.C.
Egregio signor Mauro,
come già anticipato dalla Collega, è molto importante sapere se in sede di separazione la casa è stata assegnata a sua moglie e se tale provvedimento è stato trascritto. In tal caso è necessario il consenso per vendere e per fissare il prezzo di vendita.
Se la casa non è stata assegnata alla moglie, in mancanza di accordo deve procedere con la c.d divisione giudiziale.
Prima di instaurare la causa dovrà esperire il tentativo di mediazione.
A disposizione per chiarimenti
Cordiali saluti
avv. Filippo de Luca
Gentilissimo Mauro,
al fine di dare una risposta corretta avrei necessita' di sapere se, in sede di separazione (giudiziale o consensuale che sia) la casa familiare e' stata oggetto di provvedimento di assegnazione.L'assegnazione della casa familiare viene disposta se ci sono figli minori o maggiorenni non indipendenti economicamente.
In tal caso Lei purtroppo di fatto e' impossibilitato a cedere la Sua quota a terzi salvo che Sua moglie sia interessata all'acquisto della stessa o che Sua moglie sia d'accordo a vendere la casa familiare e, quindi anche la di lei quota.
Nell'ipotesi in cui non vi sia un provvedimento di assegnazione, la situazione e' relativamente piu' semplice: Sua moglie potrebbe acquistare la Sua quota o, nel caso di dissenso di Sua moglie, Lei potrebbe avviare un processo di divisione giudiziale.
A Sua disposizione per qualsiasi necessita'.Se vorra' mi potra' contattare ai miei recapiti telefonici pubblicati su questo portale.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Buongiorno,
Può decidere di vendere la sua quota all'altro comproprietario, altrimenti, in caso di disaccordo, dovrà procedersi giudizialmente allo scioglimento della comproprieta con costi elevati.
Le consiglio quindi vivamente di incaricare un legale per gestire la situazione srragiydizialmente.
Resto a Sua disposizione nel caso volesse approfondire tramite i recapiti presenti sul portale o sul mio sito internet
Cordiali saluti
Avv Francesca Cardini