Vendita quota ereditata casa con minoritario non parente

Inviata da DenCek. 22 set 2020

Buongiorno
Richiedo un consiglio in merito ad una gabola che mi si è presentata.
Mia madre anni fa ha deciso di acquistare casa con il suo compagno ( non mai dichiarato ai fini pubblici e legali)
Tale casa e stata acquisita in comproprietà al 75% mia madre e al 25% il suo compagno.
Ora mia madre l'anno scorso e deceduta e ha lasciato a me in eredità tutti i sui beni ( non essendoci nessun altro al mondo che può vantare diritti ne marito ne figli).
Nel testamento olografo che ha fatto e mai deposito ha solo riportato il desiderio che il suo compagno possa rimanere nella casa fino a quando vorrà.
Ora sono arrivato alla fine della successione e pertanto entrato in possesso dei beni mobili e immobili.
Purtroppo due mesi fa mi e pervenuto lo sfratto del appartamento dove vivo da 15 anni perché non ho accettato l'acquisto del immobiliare al prezzo che voleva vendere il proprietario (ma questa è una altra storia).
Ora pertanto avendo anche necessità di acquistare casa e avendo anche ereditato quella parte di casa ho chiesto al compagno di mia madre ( preciso che non abbiamo mai avuto rapporti e legami) sé e intenzionato ad acquistare la mia quota. Verbalmente mi dice di sì ma alle sue condizioni non rispettando le quote ma indicando un prezzo a suo piacimento. Ho chiesto di poter almeno far fare una valutazione del immobile e di risposta mi dice che non fa entrare nessuno perché e casa sia e che mi dà il valore deciso da lui.
Io sto cercando di trovare un accordo che non mi porti se proprio non neccessario ad arrivare per vie legali anche perché non ho grandi possibilità economiche. Ma vorrei capire quali diritti ho perché ho una famiglia sono riuscito ad trovare un lavoro fisso dopo due anni di disoccupazione e inoltre ho uno sfratto. E lui oltre non essere mio parente si sta comportando malissimo.
Ultima cosa questa persona ha la capacità e la possibilità di liquidarmi .
Cosa posso fare.
Grazie per chi mi fornirà qualche consiglio

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Deve rivolgersi a un legale per risolvere la situazione. Occorre prima tentare la divisione - assegnazione a uno o altro- attraverso la mediazione, e solo se non si trova un accordo, causa in Tribunale, ma ritengo che in mediazione si risolva. Nel corso della mediazione si effettua una consulenza per verificare il valore commerciale dell'immobile, in modo tale di sapere quanto valgono le quote.
Resto a disposizione
saluti
Avv. Laura Ferrari

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Buongiorno,in quanto comproprietario,per il 75%,può chiedere giudizialmente il diritto di coabitazione nella casa,comunque richiedendo un'infinità per la occupazione esclusiva del comproprietario o iniziare un giudizio per la divisione e la vendita all'asta dell'immobile,comunque esercitando i diritti sopra menzionati.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Buongiorno,
ove il comproprietario non fosse disponibile a trovare un accordo, occorrerebbe radicare un'azione giudiziale per la divisione del bene immobiliare, per cui è competente il Tribunale del luogo ove è situato l'immobile.
Detto procedimento deve essere preceduto da un tentativo di mediazione obbligatoria, ma anche per questa fase se ne potrà occupare l'avvocato da Lei scelto.
In tale procedimento, l'immobile verrà venduto all'asta secondo la stima del perito del Tribunale ed il comproprietario sarà obbligato a far visionare l'immobile.
A margine, Le segnalo che il comproprietario è tenuto a versarLe un'indennità di occupazione per la quota di Sua proprietà e come Lei, ove avesse redditi minimi, possa chiedere il patrocinio gratuito per l'instaurazione di tutti i procedimenti (in tal modo, il pagamento dell'avvocato sarebbe a carico dello Stato).
La invito a contattarmi, anche mediante piattaforma telematica, ove necessitasse di ulteriori delucidazioni.
Avv. Daiana Melano

Avv. Daiana Melano Avvocato a Torino

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