Gentilissimi amici,
Io e mio papa' ci troviamo in una situazione un po' spiacevole. Mio papa' ha bisogno di vendere l'appartmento in cui vive (proprietario 4/6, 1/6 io e 1/6 mio fratello) per motivi di bisogno finanziario. Mio papa' e mio fratello non si parlano da due anni per motivi gravi. Io ho cercato di riallacciare la comunicazione con mio fratello spiegando il bisogno finanziario di nostro padre ma lui continua ad opporsi alla vendita.
Come possiamo procedere?
Tra l'altro mio fratello, 25 anni fa, ha goduto di un generoso anticipo di eredita'. Se mio papa' non gli avesse dato quei soldi, adesso non si troverebbe con problemi finanziari nei suoi ultimi anni di vita.
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Buongiorno sig.ra Tiziana,
se suo fratello si oppone alla vendita si può, come ultima soluzione, promuovere un giudizio divisionale davanti al Giudice.
Prima però opterei per la procedura conciliativa della mediazione alla quale ricorro spesso, con buoni esiti, in situazioni analoghe.
Non esiti a contattarmi per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
avv. Diego Perini
Gentile Signora tiziana,
concordo con il Collega,è obbligato agli alimenti anche Suo fratello cosicchè se rifiutasse indebitamente gli alimenti è valutabile anche la possibilità, se vi sono gli edtremi, di far revocare la donazione.
A disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti
Buongiorno,
non potete costringere a vendere suo fratello però potreste vendere la nuda proprietà della quota di proprietà di Suo padre oppure visto le difficoltà economiche di suo padre potreste chiedere il cosiddetto assegno alimentare a suo fratello.
Le consiglio di nominare un avvocato civilista della sua zona e di sua fiducia per valutare quale strada intraprendere.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze
Buongiorno Tiziana,
purtroppo suo fratello, come comproprietario, non è obbligato a vendere.
Per cui l'unica soluzione è quella di chiedere lo scioglimento della comunione e la divisione dell'immobile.
Nel relativo giudizio andranno chiamati in causa anche i creditori (le Banche che hanno trascritto ipoteca sull'immobile per la concessione di un mutuo o di un finanziamento o i privati che abbiano iscritto ipoteca sull'immobile per le stesse ragioni).
La questione dell'anticipo dell'eredità, che tecnicamente, non essendo prevista tale figura nel nostro ordinamento, è una donazione, rileverà giuridicamente dopo la morte di Suo padre quando nel calcolo della quota di legittima spettante a Suo fratello andrà considerato e detratto quello già avuto da suo padre.
Per ogni chiarimento e consulenza non esito a contattarmi.
Cordiali Saluti
Avv. Marco Rossetti