Buongiorno, sono figlia unica di una persona, mia madre, di 94 anni invalida che usufruisce dell'accompagnamento; sono io che mi occupo di lei. È ancora in grado di intendere nonostante dei seri problemi neurologici che ne compromettono certe funzioni fisiologiche e cognitive. Però è presente e ha memoria. Ho dovuto mettere, tempo fa, in vendita la casa della quale lei è unica proprietaria e nella quale abitiamo insieme. Come posso essere certa che la vendita sia fattibile e valido l'atto, viste le problematiche sopracitate? La casa la stanno vedendo dei potenziali acquirenti. Dovrei consultare prima un parere medico per valutare l'idoneità alla firma di mia madre, in vista di questa prospettiva? Grazie, cordiali saluti.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giusy,
se sua madre è capace di intendere e di volere non ci sono problemi per la vendita, lo stesso notaio verificherà tale condizione.
Se non lo è, le consiglio di rivolgersi ad un legale per richiedere la nomina di un amministratore di sostegno (può esserlo anche lei) che verrà autorizzato dal giudice a procedere alla vendita dell'immobile.
Cordialmente
Avv. Natascia Carignani
Buongiorno.
Se sua madre è in grado d'intendere e di volere (capacità dichiarata da idonei certificati medici), non ci sono problematiche per la vendita dell'immobile.
Al momento dell'atto sarà comunque il notaio a valutare l'effettiva capacità a procedere di sua madre.
Qualora la signora non fosse in grado di presenziare al rogito personalmente, potrà provvedere lei stessa alla firma in qualità di delegata in forza di apposita procura speciale rilasciata dal notaio a suo nome.
Nel caso in cui, infine, sua madre non risultasse idonea a procedere personalmente alla vendita perchè ritenuta completamente o parzialmente incapace d'intendere e di volere, le suggerirei di consultare un legale per poter procedere alla nomina di un amministratore di sostegno (ruolo che può ricoprire anche lei stessa) e che sarà poi autorizzato dal giudice tutelare a procedere alla vendita dietro apposita istanza.
Buongiorno Signora Giusy,
se Sua madre, come pare, é in grado di intendere e di volere non vi é ragione per cui l'atto non possa essere concluso e sia valido (peraltro il Notaio ha l'onere di verificare la capacità dei soggetti in sede di stipula).
Bisogna pertanto capire cosa intenda per "idoneità alla firma": (i) Sua madre, da quello che comprendo, non é assoggettata a procedura di tutela (non ha tutore o amministratore di sostegno), quindi non vi é ragione per cui non possa provvedervi (fatta eccezione per l'ipotesi di incapacità naturale, ovvero incapacità momentanea di intendere e volere al momento del rogito, ma é caso difficile da ipotizzare senza altri approfondimenti) pertanto ha piena capacità sia giuridica sia di agire; (ii) se invece il problema é di carattere fisico, ovvero impossibilità di apporre la firma, può valutare di procedere a mezzo procura notarile in Suo favore, in tal modo all'atto presenzierà Lei e procederà Lei alla sottoscrizione della compravendita.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli