TRUFFA GENITORIALE
Gentilissimi avvocati, espongo il mio problema. Sono separato dal 2013 e divorziato dal 2016. Successivamente al divorzio ho scoperto che mio figlio non è mio biologicamente. Ho tentato di chiedere il disconoscimento della paternità MA LA DOMANDA è STATA RESPINTA IN QUANTO IL BAMBINO AL MOMENTO DELLA SCOPERTA DELLA MIA NON PATERNITà AVEVA GIà COMPIUTO IL QUINTO ANNO DI ETA'. A questo punto, lasciando stare l'azione in sede civile, siccome ho le prove che la mia ex moglie ha agito con l'intenzione di raggirarmi e di arricchirsi con il mantenimento che io verso a lei per il bambino, ponendo in essere una "truffa a consumazione prolungata", ho intenzione di denunciarla appunto per truffa. Il punto e' unaltro; io dispongo solo dell'esame di paternità INFORMATIVO, privato, perchè lei non ha mai voluto prestare il consenso per il prelievo del liquido biologico della bambina e quindi non si è mai presentata in ospedale; 1) ebbene il P.M., in sede di indagini, puo' OBBLIGARE la mia ex moglie, con l'aiuto dei carabinieri, a presentarsi a fare l'esame del DNA con il bambino, visto che in questo caso parliamo di accertamento di un reato e non di una causa civle? 2) considerando che tra coniugi, la truffa non ha effetti fino a quando non e' intervenuta la separazione o il divorzio e considerando che il divorzio l'ho avuto nel mese di Luglio 2016 e considerando che il bambino ha 16 anni, è già intervenuta la prescrizione del reato o come penso poichè trattasi di truffa a consumazione prolungata, il dies a quo dell'inizio della prescrizione coincide ogniqualvolta il sottoscritto ogni mese le versa il mantenimento per il bambina? Saro' lieto di avere le risposte ai quesiti. GRAZIE