Tributi ed ereditá

Inviata da Mario. 23 nov 2017 Eredità

Buongiorno.
Anni fa mio é venuto a mancare mio padre. Io, i miei fratelli e mia madre abbiamo accettato l'eredità con diritto di inventario, che é stato redatto da un notaio nominato da un giudice, e che risulta in passivo. Qualche hanno fa, abbiamo integrato l'inventario con un ulteriore credito che abbiamo ricevuto da una causa intentata da mio padre e vinta post mortem. Con il nuovo credito abbiamo pagato alcuni debitori che si sono fatti avanti, fino a che il cedito si é azzerato portando di nuovo l'eredità in passivo.
Ad agosto abbiamo ricevuto una raccomandata dall'inps che chiedeva da noi in qualità di eredi, una cifra importante che mio padre, in qualità di titolare di una ditta srl fallita, non avrebbe versato. L'importo totale era gonfiato da mora, interessi, sanzioni e da saldare entro 15 giorni. Tra le altre cose la raccomandata era mal scritta, non menzionava tutti gli eredi, ed inoltre (fatto per noi grave) inviata ad una terza persona a noi conosciuta, ma che non aveva niente a che fare con l'eredità o con la ditta fallita.
Abbiamo risposto in autotutela facendo protocollare copia dell'accettazione di inventario che risulta in passivo, nonostante il responsabile dell'ufficio legale dell'inps ci ha detto che per lui non serviva a niente quel documento e che ci "saremmo fatti del male" se lo avessimo protocollato....
L'altro ieri, a distanza di 3 mesi riceviamo un'altra raccomandata dall'inps, questa volta corretta nell'intestazione, con le medisime pretese della prima, e senza citare minimamente la precedente lettera, o i documenti da noi protocollati precedentemente.
Come possiamo far valere i nostri diritti?
É normale continuare ad essere vessati in questo modo? Ovvero, anche rispondendo a questa lettera, l'inps può ignorare la risposta e tornare di nuovo alla carica tra qualche mese, magari sperando che noi per qualche imprevisto non riusciamo a rispondere entro i 15 giorni concessi?
Esiste la possibilità che ci venga riconosciuto il danno subito dal fatto che la prma raccomandata sia stata inviata ad una terza persona totalmente estranea ai fatti, e che é così venuta a conoscenza di fatti strettamente personali riguardanti la nostra famiglia?
Grazie in anticipo per la risposta.

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Salve,
Sulla comunicazione da parte dell'Ente ad un terzo estraneo, occorre precisare che sicuramente è illegittima, ma altrettanto sicuramente il danno arrecato non è facilmente dimostrabile in sede di giudizio ai fini risarcitori: in buona sostanza, pare una causa con ben poco fondamento...
Diversamente, sulla questione di merito, per fornire una risposta concreta occorrono maggiori informazioni e lo studio della documentazione in suo possesso. Da quello che riferisce sembra ci sia stata accettazione dell'eredità, per cui anche del passivo di suo padre, compreso il debito Inps. In ogni caso la valutazione andrebbe fatta in ordine alle voci di debito (contributi, sanzioni etc..) ed in ordine alla possibile prescrizione del credito vantato dall'Inps.
A disposizione per una valutazione approfondita della vicenda,

Studio Legale Vollaro & Partner

Studio Legale Vollaro & Partner Avvocato a San Pietro al Tanagro

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Buongiorno,
la descrizione dei fatti lascia perplessi. Forse una lettera del legale potrebbe avere un effetto diverso? Difficile rispondere, ma potreste richiamare i vertici dell'Inps alle loro responsabilità. A volte funziona....

Stefania Comini Avvocato a Firenze

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Egregio Sig. Mario,oltre a controllare quale sia il credito dell'INPS e se sia caduto in prescrizione,e' rilevante verificare se,quando sono stati soddisfatti altri creditori,si era a conoscenza del debito verso l'INPS e poi rispondere adeguatamente.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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La prima cosa da tenere in considerazione è che le sanzioni non si trasmettono agli eredi, quindi vanno eliminate dal contaggio dell’inps. Andrebbe poi verificato se l’inps ha rispettato i termini per la richiesta di pagamento

Avv. Antonio Germanò Avvocato a Reggio Calabria

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