Buonasera. Nella sentenza di divorzio consensuale é scritto che io trasferirò le mie quote di proprietà relative a due immobili ai miei due figli, previa sanatoria delle verande di uno dei due immobili. È scritto altresí che il tutto dovrà concludersi entro 120 giorni. Cosa succede se, per responsabilità non mie, non rispetto questa scadenza? L'architetto al quale ho dato il compito di occuparsi della sanatoria, dà segno di grave indolenza. Devo procedere contro di lui? Cosa posso fare per tutelarmi?
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Gentile signora Angela,
per fornire un parere ad hoc, avrei necessità di leggere integralmente il provvedimento relativo alla separazione.
In ogni caso, Le significo che generalmente i legali nelle separazioni consensuali non inseriscono termini perentori, ma indicativi.
Solleciti per iscritto l'Architetto ed, in assenza di risposta, cambi professionista.
Con l'aiuto di un professionista può anche cercare di ottenere, in ogni caso, la formalizzazione di una proroga del termine, a prescindere dall'opereto dell'Architetto.
Resto a Sua disposizione per ogni Sua eventualità.
Cordialmente.
Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)
Gentile signora Angela,faccia inviare una formale diffida ad adempiere,ovviamente considerando le attuali restrizioni ai movimenti ed alle attività. Se il termine non è definito come perentorio,può giustificarsi un ritardo,peraltro dovuto ad altrui inadempienze.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli.
solleciti per iscritto l'architetto facendogli presente la situazione e i rischi che corre. Inoltre, non si può ignorare che l'emergenza coronavirus rende più difficoltoso lo svolgimento delle attività previste, quindi questo andrà tenuto in conto.
Se ha bisogno di ulteriore assistenza, mi contatti pure tramite la piattaforma.