Buonasera, ripropongo la domanda più chiara, visto i pareri discordanti della precedente, sul verbale omologa di separazione consensuale, firmato in tribunale c'è scritto: Il padre (che sarei io) corrisponderà, a titolo di mantenimento mensile per ciascun figlio (i figli sono due). Oltre alle spese straordinarie (ad esempio scuola, spese sanitarie, trasporti, palestra ecc ecc.) nella misura del 50% che dovranno essere preventivamente concordate e qualora sostenute dal singolo genitore documentate.
Specifico che i ragazzi si iscrivono in palestra dal mese Ottobre fino a Giugno senza dirmi nulla. la mamma passa per pagare in palestra per un figlio, e mi lascia da saldare il conto per l'altro figlio
da 5 anni divorziati sempre la solita storia.
Domanda: rientra nel mantenimento mensile che ogni mese puntuale gli verso, oppure oltre il mantenimento mensile devo continuare ad andare per pagare per un figlio? grazie a chi risponderà.
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Gentile Salvatore,
La giurisprudenza considera ordinarie, quelle spese destinate a soddisfare i bisogni e le normali esigenze di vita quotidiana della prole, rientranti nell'assegno erogato per il mantenimento, queste spese oltre ad essere routinarie sono prevedibili dunque assolutamente da considerarsi ordinarie.
Sono ritenute straordinarie tutte quelle necessarie a far fronte ad eventi imprevedibili o addirittura eccezionali, sono tali quelle non rientranti nelle normali consuetudini di vita dei figli.
Le spese straordinarie vanno condivise al 50%.
Per costante giurisprudenza la spesa della palestra rientra nell'assegno che lei già versa perché, come già le ho scritto rappresenta una consuetudine, è una routine di vita e quindi fa parte della quotidianità.
Essendo una spesa di vita prevedibile e consuetudinaria è da considerarsi ordinaria e come tale rientrante nell’assegno.
Non è dovuta da parte sua contribuzione nella misura del 50%.
AVV Marina Ligrani
Egregio sig.Salvatore,nel vedere che i contrasti permangono,esprimo la mia opinione:la materia puo' essere disciplinata in sentenza e la sentenza mi pare chiara:deve partecipare al 50% della spesa SE CONCORDATA;tuttavia Le è proibito di pagare il costo per poi detrarlo dall'assegno di mantenimento,in assenza di accordo.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile Salvatore,
le spese afferenti alla "palestra" rientrano tra le spese straordinarie subordinate al consenso di entrambi i genitori. Se non concordate lei non è tenuto a pagarle. Se sua moglie le fa richiesta lei può esprimere un motivato dissenso entro 10 giorni dalla richiesta. Trova tutto nel "Protocollo del Tribunale di Roma" sottoscritto da magistrati ed avvocati di Roma.Cordiali saluti. avv stefania arduini
Buongiorno, occorre verificare cosa prevede il Protocollo di Famiglia elaborato dal tribunale di competenza. Generalmente è previsto che la spesa per una 'attività sportiva e relativo materiale vadano preventivamente concordate tra i genitori. L'uno deve avvisare l'altro preventivamente e questi avrà 10 giorni per manifestare il proprio dissenso. Avv. Diego Perini
Buongiorno,
1) no non sono spese comprese nell'assegni mensile di mantenimento
2)si tratta di spese extra, quelle definite "straordinarie" poste a carico di ciascun genitore al 50 %, quindi non deve pagare per un figlio ma prendere il totale degli importi delle due iscrizioni e dividere per due.
Distinti saluti
Avv. Giulia Caré
Lei e'tenuto oltre al versamento dell'importo a titolo di mantenimento, anche al versamento del 50%delle spese straordinarie, in questo caso la palestra dei ragazzi. La prossima volta potrebbe farsi documentare la spesa dalla sua ex moglie e procedere ad un bonifico nella misura del 50% della spesa.
Buongiorno, le spese sportive sono da includere tra le spese straordinarie che devono essere versate da ciascun genitore nella misura del 50% oltre alle spese per il mantenimento ordinario. Eventuali spese straordinarie dovrebbero essere concordate preventivamente dai genitori.
Buongiorno la palestra rientra nelle spese straordinarie. Quindi se la ex moglie ha pagato per un figlio lei deve pagare per l'altro, a condizione che le spese si equivalgano.
