Sono stata truffata

Inviata da Jale. 22 nov 2022 Furti

Salve, ho acquistato un cane il 07/02/2022 da una ragazza che li alleva in casa, il cane in questione doveva essere uno spitz di pomerania femmina, munito di vaccinazioni, sverminazione, microchip, attestato di buona salute e pedigree.
lasciai un acconto di 500,00€ per poi saldare la somma finale di 1,700€ al momento del ritiro.
Quando andai a casa dell’allevatrice per ritirare la cucciola saldai la somma ma quest’ultima, una volta rilasciatomi l’attestato di buona salute, il codice del microchip ed un libretto che attestava la prima vaccinazione mi disse che il pedigree non era ancora stato emesso dall’istituzione Enci e che dovevo aspettare, mi disse che potevamo chiudere alla somma di 1.500,00€ siccome si era verificato questo problema.
Portai la cucciola a casa con me e qualche giorno dopo vedendo che vomitava la portai dal mio veterinario di fiducia a farle fare degli esami e scopri che aveva un infezione chiamata giardia. La chiamai dicendole che il suo attestato di buona salute non era veritiero e lei mortificata mi disse che aveva da poco introdotto un nuovo cucciolo a casa sua e probabilmente l’aveva contratta da lui, lasciai correre siccome dopo la cura la mia cagnolina si riprese. Qualche settimana dopo la contattai nuovamente chiedendole del pedigree e mi disse che aveva avuto dei problemi, che non poteva dichiarare la cucciolata siccome la mamma del mio cane non era più idonea al parto ma lei non se n’era accorta siccome c’è l’aveva da poco questa cagnolina che era un ex fattrice, mi disse che avrebbe risolto e che mi avrebbe fatto ottenere il pedigree ma dovevo aspettare. Aspettai altri due mesi e la ricontattai e mi disse che tramite una sua conoscenza, rimuovendo il microchip al mio cane e inserendone uno nuovo poteva farlo risultare di un’altra cucciolata e richiedere il pedigree, io ovviamente rifiutai subito e le dissi che non avrei mai fatto una cosa illegale, allorché lei mi assicurò che il cane era uno spitz di pomerania a tutti gli effetti e mi avrebbe accompagnata ad un Expo Enci per farmela riconoscere e quindi facendomi ottenere un pedigree Enci di prima generazione (rsr1). Le chiesi un rimborso di 500,00€ siccome sarebbe stato un pedigree di prima generazione e quindi di scarso valore ed avrei dovuto pagarlo di tasca mia e lei mi rimborsò i 500,00€ richiesti.
La scorsa domenica, 20 novembre 2022, portai la piccola all’Expo, lei mi raggiunse li è appena un signore con cui ci ritrovammo a parlare mi disse che generalmente gli spitz neri con macchie non venivano riconosciuti come spitz poiché non rispettavano la colorazione standard lei si dileguò dicendomi che i genitori erano rimasti bloccati con un problema alla macchina in autostrada. Alle selezioni il giudice appena vide la mia piccola disse che purtroppo avendo macchie bianche su petto e zampine non poteva essere riconosciuta. Mi chiamò poco dopo, con un’altra persona che era suo conoscente e che era presente anch’esso in Expo, mi chiese entusiasta com’era andata ed io gli dissi che il mio cane non era stato riconosciuto come spitz di pomerania, lei mi rispose che era assurdo ed il suo conoscente le dava ragione accusando il giudice di incompetenza, lei disse che avrebbe fatto ricorso all’Enci io ovviamente le dissi che mi sentivo presa in giro e lei mi rispose con esclamazione incredula come se la colpa non fosse sua. Il punto è che io non avevo mai avuto un cagnolino prima d’ora e forse dovevo muovermi diversamente, non so cosa fare, non mi separerei mai dalla mia cagnolina siccome c’è l’ho da 10 mesi ma mi sento truffata e onestamente vorrei capire se posso recuperare una parte dei soldi siccome non penso sia giusto pagare 1000,00€ per un cane senza pedigree o per lo meno se denunciando l’accaduto potrei aiutare altri a non cadere nella sua trappola fatta da tante parole e tanti rigiri. Ho in mio possesso contratto di compravendita, microchip di entrambi i genitori del mio cane e alcune conversazioni, vorrei solo sapere se è meglio lasciar perdere o se invece fare qualcosa.
Grazie mille!

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Gentile Utente, secondo il mio punto di vista Lei potrebbe richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento del debitore.
Quando uno dei contraenti non adempie le obbligazioni scaturenti dal contratto, l’altro può chiedere la risoluzione e ottenere la restituzione della somma versata oltre al risarcimento del danno ai sensi dell'art. 1452 c.c.
Nel Suo caso, nonostante il legame affettivo con la Sua cagnolina, è evidente che, al momento della vendita, la cucciola non presentasse i requisiti dichiarati dalla venditrice; a causa delle informazioni non veritiere Lei non potrà, presumibilmente, mai portare la cagnolina in esposizione perchè non verrà riconosciuta come spitz di pomerania dai giudici: questo è certamente un danno a Lei cagionato.
I migliori saluti.

Avv. Federica Bolla

Avvocato Federica Bolla Avvocato a Borgomanero

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Oltre ad agire in sede civile per il risarcimento del danno, può sporgere querela, stante la penale rilevanza della condotta di questa persona, anche senza l'assistenza di un legale, esponendo questi fatti presso qualsiasi Caserma dei Carabinieri o Commissariato di P.S..
Purtroppo è possibile che il tutto si risolva in un nulla di fatto, perchè non si ravvedono aggravanti che comportano la procedibilità d'ufficio e dal momento in cui lei si è resa conto di essere truffata sono ampiamente decorsi i tre mesi entro cui và proposta la querela.
Avvocato Matteo Rondina

Avv. Matteo Rondina Avvocato a Fano

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Buongiorno Sig.ra,
può sporgere denuncia-querela presso la Stazione dei Carabinieri o un Commissariato di Polizia ricostruendo il fatto così come ha fatto e allegando tutta la documentazione in suo possesso, poi procederanno a svolgere le dovute indagini. A mio avviso, ci sono gli estremi di una truffa, difatti, il raggiro consiste nell'aver posto in essere una serie di scuse volte a non rilasciarle il Pedigree, non ricevendo mai, pertanto, idonea documentazione. In Italia è illegale vendere animali spacciandoli "di razza" ma senza pedigree.
Spero di essere stata chiara.
Buona giornata

Avv. Silvia Passarini

Studio legale Avv. Silvia Passarini Avvocato a Macerata

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Gentile signora,temo che siano decorsi i termini per una querela;potrebbe agire in sede civile per la restituzione di una parte del prezzo pagato.Cordialmente,avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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