sono disperato, cerco alternativa al suicidio, aiutatemi.

Inviata da Michele. 4 mag 2019

Gentilissimi avvocati buongiorno;
ho 62 anni,separato, disoccupato ormai da qualche anno, ho provato a cercare lavoro ma ho constatato che alla mia età non mi prende nessuno e non avendo nessuna fonte di reddito cerco di tirare avanti con i miei pochi risparmi rimasti.
Vivo in uno stato di angoscia e disperazione sapendo che da un giorno all' altro mi ritrovo per strada senza piu un tetto e il pensiero di farla finita con questa vita diventa sempre piu forte.
Da quando è morto mio padre nel 2017 mi sono trasferito a Cerignola (FG), vivo in un magazzino lasciato in eredità da nostro padre e in corso di separazione dei beni, siamo 9 fratelli e una madre.
In questo magazzino c' è un angolo in soppalco dove ci viviamo io e mio fratello di 70 anni.
Mio fratello da oltre 10 anni svolge attività commerciale in questo magazzino e pagava un affitto a mia madre con contratto regolarmente registrato e scaduto nel 2018 senza rinnovo.
Io non sapendo dove andare ho chiesto a mio fratello se potevo vivere con lui sul soppalco contribuendo alle spese e lui acconsentì dandomi una copia delle chiavi nel febbraio 2018.
Qualche giorno fà abbiamo avuto una discussione per delle sue pretese assurde da accettare e mi ha detto che se non mi stava bene dovevo andarmene da "casa sua"...ovviamente gli ho detto che non accettavo il fatto di dover lavorare gratis per lui nel magazzino solo perche lui mi dava la possibilità di viverci e cosi ha cambiato le serrature rifiutandosi di darmi una copia.
Nè io nè mio fratello abbiamo la residenza in questo magazzino e ci stiamo solo per il titolo di coeredi in corso di divisione dei beni che chissà quando si risolverà ma lui si comporta come unico proprietario dicendomi che io non ci posso stare perche ci ha vissuto sempre lui e ha pagato sempre l' affitto cosa che ora non paga piu da quando è morto nostro padre.
Ora io mi ritrovo ad avere il terrore di uscire da questa casa magazzino sapendo che non posso rientrare e non sò dove andare e non posso neanche sperare nell' aiuto degli altri fratelli e di mia madre che se ne fregano delle mie precarie condizioni, per entrare e uscire devo chiedere il permesso a lui che mi apre quando si trova disponibile, ma spesso delle volte, quasi tutti i giorni, lui esce dopo pranzo e rientra la sera lascindomi chiuso in casa prigioniero con tutte le conseguenze immaginabili.
Vi prego aiutatemi a capire cosa potrei fare in alternativa al suicidio.

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Gentile Michele,
posso immaginare la triste situazione che sta vivendo, per questo le consiglio di rivolgersi, quanto prima, ad un Avvocato della sua zona che effettua il patrocinio a spese dello Stato (c.d. gratuito patrocinio), in modo da farsi assistere contro le condotte vessatorie di suo fratello.
Cordiali saluti.
Avv. Claudia Verlezza

Avv. Claudia Verlezza Avvocato a Anzio

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