Sono sposato da due anni, mia moglie ed io non andiamo più d'accordo, lei minaccia di "buttarmi" fuori casa, inoltre mi ha detto che vuole il mantenimento da parte mia visto che lavoro (guadagno 1700 nette al mese, e pago 550 di mutuo senza spese condominiali) lei vuole rimanere in casa, la quale ho acquistato io circa 4 mesi fa, tutto sotto il mio nome!
Non abbiamo prole, lei è disoccupata ed inoltre non vuole saperne della parola "lavoro", abbiamo l'età di trent'anni ciascuno.
Allo stato attuale vorrei sapere cosa comporta tutto questo a me? È vero che la casa di mia proprietà che sto pagando va a lei? È vero che oltre il mutuo che pago per la casa, devo pagare una cessione del quinto su quanto guadagno in busta paga a lei per mantenerla?
A questo vorrei aggiungere che le nostre diatribe non sono assolutamente dovute a tradimenti, ma a pesanti scontri caratteriali, inoltre i miei suoceri minacciano di non volerla in casa e che io devo assumermi tutte le responsabilità del caso.
Cosa è possibile fare? Cosa consigliate? Perderò tutto? Se così fosse non potrò mai più ricostruire una famiglia o un futuro, perché il tutto va a lei, "sacrifici compresi".
Grazie attendo risposte.
Destinti saluti.
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Gentilissimo Cosimo,
innanzitutto mi preme subito tranquillizzarla sul profilo casa.
Visto che non avete figli, Sia moglie non può legittimamente invocare alcun diritto sulla casa.
Per quanto concerne l'assegno di mantenimento, in linea teorica, atteso che Sua moglie è disoccupata, ne avrebbe diritto ma data la estrema brevità del matrimonio e la giovane età di entrambi e, quindi anche di Sua moglie, vi sarebbe lo spazio per insistere per la non debenza dell'assegno di mantenimento.
Sotto tale profilo sarebbe interessante sapere il titolo di studio di Sua moglie e se Sua moglie ha mai lavorato o meno.
Ritengo che la Sua situazione possa essere risolta studiando bene il caso.
Non escluso che, con pazienza, possa essere raggiunto un accordo con Sua moglie che possa condurvi alla firma di un ricorso congiunto per separazione personale consensuale.
Si rivolga quanto prima ad un Avvocato per adottare le più opportune decisioni.
Cordialmente.
La prima cosa da accertare è quale sia il regime patrimoniale adottato. Nel caso in cui la proprietà dell'immobile sia esclusivamente sua, la moglie non potrà averne l'assegnazione non essendoci figli.
Quanto al mantenimento, è probabile che il tribunale accordi un assegno in favore di sua moglie, ma se ciò avvenisse, in relazione alla breve durata del matrimonio e alla vostra giovane età, l'entità di tale assegno sarà non rilevante.
Avv. Marco Rigoni
Buongiorno,
Avrei bisogno di sapere che regime patrimoniale avete scelto. Sicuramente il fatto che non abbiate figli, rende la sua posizione un po ' migliore. Se la moglie non lavora, dovrà essere corrisposto a suo favore un assegno di mantenimento, fermo restando che vista la giovane età la stessa dovrà attuarsi a cercare una attività lavorativa per mantenersi. Il mio studio e' specializzato nella trattazione di causa di separazione /divorzio, se desidera mi contatti per avere assistenza legale. Cordiali saluti avv Michela parzani