sapere come intervenire
Mio zio (fratello di mia madre) nel 2020 è stato ricoverato in Rsa dal figlio. Inizialmente, date le restrizioni sanitarie, non era possibile far visita agli ospiti delle Rsa, ma nell’estate del 2021 le condizioni di accesso sono cambiate, sicché a quel tempo ho fatto richiesta di visita direttamente alla direzione della Rsa, come fanno tutti i visitatori.
Inizialmente mi hanno concesso e confermato telefonicamente un appuntamento, salvo poi revocarmelo un paio di giorni dopo.
Chiesta spiegazione, mi hanno risposto che il figlio voleva gestire direttamente le richieste di visite al padre.
Ho contattato quindi il figlio (mio cugino) chiedendo di poter far visita a mio zio.
Mi ha risposto che mi avrebbe fatto sapere.
Trascorso un anno e mezzo senza ottenere alcuna concreta risposta, lo scorso 27 novembre, mi sono recata direttamente alla Rsa, chiedendo ed ottenendo di vedere mio zio, seppur per soli 15 minuti.
Terminata la breve visita, e data la gioia manifestata da mio zio, ho presentato contestuale richiesta per una successiva visita, che mi è stata programmata per venerdì 2 dicembre.
Purtroppo però, giovedì 1 dicembre la direzione della Rsa mi ha contattata per informarmi che non solo mi veniva revocato l’appuntamento, ma che - per espressa decisione del figlio - non mi sarebbe mai più stato concesso di far visita al mio congiunto.
Ho provato a far presente che negare ad una persona anziana dell’affetto delle persone con le quali si era liberamente relazionato fino all’ingresso in Rsa era una restrizione contraria alla sua volontà, ma la risposta datami dall’assistente sociale che lavora presso la Rsa è stata lapidaria : la struttura deve attenersi alle disposizioni del figlio !
Vorrei sapere se davvero non ho diritto di vedere mio zio, che fra l’altro compirà 99 anni all’inizio del prossimo anno, e se così non fosse come debbo fare per denunciare questa inaccettabile prevaricazione.
Grazie