risarcimento paternità
Salve, vi scrivo per chiedervi se è possibile ottenere un risarcimento danni o un’eventualità indennità.
Vi spiego in poche parole la situazione:
“Ho posto un quesito simile ma, per causa mia, non sono stato molto chiaro.
Ho avuto una relazione con una ragazza e rimaneva incinta. Inizialmente andavo insieme alle visite ma, poi, interrompevamo la relazione. Affermavo, molto prima della nascita tramite legale, di voler riconoscere il bambino ma mi veniva nascosta la nascita e negato il riconoscimento. Affermavo, subito dopo di aver scoperto la nascita, di voler riconoscere il bambino e di voler contribuire in ogni modo ma mi veniva negato.
Ricorrevo in tribunale.
La mia ex si giustificava dicendo che non ero idoneo a fare il padre per presunti comportamenti miei avvenuti durante la gravidanza.
I giudici, prima di procedere al riconoscimento, mi facevano fare un percorso.
La mia ex, dopo alcuni mesi, vedendo le relazioni favorevole degli assistenti sociali, si convinceva a darmi il riconoscimento.
Il tribunale si esprimeva sostituendo il cognome, con l’affido condiviso, mantenimento, diritto di visita e condanna alle spese processuali della mia ex (4 mila euro circa se non ricordo male).
La mia ex si appellava ma la corte confermava la sentenza di prima grado.”
La domanda è la seguente: A me spetterebbe un risarcimento o un’indennità per non aver potuto assistere al primo vagito di mio figlio (momento irripetibile), i primi mesi di vita, il battesimo fatto di nascosto, la scelta del nome senza coinvolgermi.
Preciso che sono ricorso in tribunale una settimana dopo dalla nascita (nascosta) di mio figlio. Preciso che, nell’attesa dell’udienza, ho visto mio figlio, per la prima volta, dopo 7 mesi con la presenza degli assistenti sociali.
Solo dopo un anno il tribunale pubblicava la sentenza e, quindi, solo dopo un anno, sono riuscito a poter vedere mio figlio per la prima volta senza la presenza degli assistenti sociali e senza la continua presenza della mamma.