RIFIUTO PROPOSTA DI STIPULA CONVENZIONE NEGOZIAZIONE ASSISTITA
Inviata da Silvana Vietti. 11 giu 2015
Buongiorno
Ho intenzione di chiedere il divorzio da mio marito, dal cui mi ero separata consensualmente senza avvocati nel dicembre 2012. Ora intendo nominare un mio avvocato e fargli notificare una proposta di stipula per la convenzione di negoziazione assistita.
Se dovesse non accettare o non rispondere, che succederebbe? Il procedimento andrebbe avanti ugualmente anche se lui dovesse esser dichiarato contumace? In questo caso, è necessario che io mi presenti in Tribunale col mio avvocato?
Faccio presente che abbiamo un figlio quasi maggiorenne ma non autosufficiente economicamente, con affidamento condiviso e che vive con me nella mia casa di proprietà.
Grazie per la cortese attenzione
Silvana Vietti
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Gentile Signora,
nel caso in cui il coniuge rifiuti la negoziazione assistita ella può predisporre un normale ricorso per la cessazione degli effetti civili se il matrimonio è concordatario, viceversa un ricorso per scioglimento del matrimonio, in contenzioso e, dopo l'udienza presidenziale, chiedere al giudice istruttore la sentenza parziale di divorzio e poi continuare il giudizio per gli altri incombenti patrimoniali e non. Certo meglio sarebbe un ricorso congiunto.
Spero di essere stata esauriente; in ogni caso, a disposizione per eventuali chiarimenti.
Avv. Liliana Macheda
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8 Risposte
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Buongiorno Silvana,
la procedura di negoziazione assistita presuppone l'adesione dei due coniugi e l'assistenza di due rispettivi avvocati.In difetto di disponibilita' di Suo marito, dovra' inoltrare presso il Tribunale territorialmente competente il ricorso per divorzio giudiziale.In questo caso, laddove Suo marito non si dovesse costituire in giudizio (nonostante gli sia stato ritualmente notificato il ricorso ed il decreto difissazione di udienza) il Tribunale lo dichiarera' contumace e Lei comunque otterra' la sentenza di divorzio.Sebbene , ad onor del vero, in tempi piu' lunghi rispetto alla procedura di divorzio congiunto.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Buona sera,
il divorzio con negoziazione assistita è possibile solo se c'è il consenso di entrambi e si è raggiunta un'intesa.
in caso contrario occorre procedere con deposito di ricorso in tribunale.
Nella prima udienza innanzi all'istruttore dovrà comparire personalmente.
In caso di mancata costituzione di Suo marito si procederà in Sua contumacia.
Buongiorno, se suo marito non aderisse alla negoziazione assistita dovete depositare il ricorso in Tribunale e poi presentarvi il giorno dell'udienza. Nel caso in cui suo marito non si presentasse neanche in Tribunale, seppur convocato regolarmente, il procedimento proseguirebbe in contumacia.
Se suo marito non accetta la sua proposta deve rivolgersi al tribunale.
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Gentile signora,
la negoziazione assistita è una delle modalità che l'ordinamento prevede per poter divorziare. In caso di esito negativo o di mancata adesione dell'altro coniuge è sempre possibile ricorrere al divorzio giudiziale.
Se ha necessità, rimango a disposizione.
Avv. Mariagrazia Gasparini
In caso di mancata accettazione della negoziazione assistita e in assenza di accordo tra gli ex coniugi, si dovrà introdurre ricorso in Tribunale.
Cordiali saluti
Avv Francesca Cardini
Gentile Signora,
La convenzione assistita come la parola stessa indica è possibile solo su accordo delle parti, pertanto nel caso in cui una non accetti l'invito a parteciparvi non può addebitarglisi alcunché.
In quel caso la parte intenzionata al divorzio dovrà proporre un divorzio giudiziale dinnanzi al tribunale competente.
La aspetto per maggiori informazioni, a presto.
Avv. Marina Ligrani
Gentile signora,
La convenzione di negoziazione assistita in materia di divorzio non è obbligatoria. Si intraprende tale percorso per poter fare il divorzio, con l'assistenza di un avvocato per parte, senza andare davanti ad un giudice, qualora entrambi i coniugi consensualmente convengono sulle condizioni del divorzio.
Nel caso in cui non c'è il consenso di una delle parti, per ottenere il divorzio è necessario presentare ricorso al Tribunale competente per divorzio giudiziale.
Distinti saluti
Avv. Redjan Sako.