Salve, la mia necessità è uno studio legale che mi risolvi il problema del contratto di affitto che ho stipulato con la congregazione dei popoli (ente ecclesiastico). Ho un'attività di ottica, sono stato chiuso marzo aprile e maggio e chiesto di non pagare i canoni per quei mesi visto che non è stata colpa mia il non poter aprire ma proprio lo stato non mi ha consentito di operare. In più ho chiesto la riduzione del canone della metà per almeno un anno in modo da poter rimanere "vivo" visto che il locale si trova in via dei coronari (centro di roma) e il canone che pagavo era relazionato al forte passaggio che c'era mentre ora questo passaggio non c'e' piu (come si vede dai fatturati inesistenti che abbiamo fatto dal 25 maggio in poi che abbiamo riaperto (100 euro in 5 giorni). Mi hanno risposto che sono disponibili a spostare i pagamenti di marzo aprile e maggio ma a me questo non risolve il problema. Non posso lasciare il locale perchè ci ho investito 90.000 euro. Quindi vorrei tenerlo per rientrare almeno dell'investimento. Il canone che pago è 1.500 euro mese, vorrei non pagare marzo aprile e maggio e pagare da giugno a maggio del 2021 un importo dimezzato pari a 750 euro mese. Grazie, Silvio Crisari
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Gentile Silvio,
lei ha diritto, così recita l'art. 1464 c.c., ad una riduzione del canone per le mensilità in cui la prestazione del locatore - cioè il metterle farle godere l'immobile locato - è divenuta impossibile.
Poiché la riduzione del canone deve essere proporzionale alla riduzione della prestazione (del locatore, nel nostro caso), non è avventato sostenere che lei non debba corrispondere alcunché per i mesi di chiusura imposti dal legislatore.
Ove la sua controparte non acconsenta, potrà agire in giudizio affinché sia un Giudice a stabilire la riduzione del canone. Il Giudice potrebbe disattendere la sua richiesta solo nel senso di non azzerare completamente il canone.
A disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordialità
Avv. Duilio Cuoci
Egregio sig.Crisari,purtroppo ancora non vi è una norma di legge che disciplini la fattispecie e bisogna confidare sui singoli giudici in caso di lite giudiziaria:ho proposto di prevedere una riduzione del canone concordata sino al 50 % con corrispondente credito di imposta per il proprietario ma finora non vi sono nuove norme.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gent.mo sig. Crisari,
l'eccezionalità della situazione non consente di avere delle certezze, ma le difficoltà che la sua attività sta passando possono consentirle di chiedere quantomeno una riduzione del canone per il periodo nel quale è rimasto chiuso su disposizione del Governo o delle Autorità locali. Al fine di evitare uno sfratto, e conseguentemente la risoluzione del contratto, le consiglio nel frattempo di pagare il canone pattuito, e di versare in aggiunta una quota per i canoni arretrati. Avrà sempre modo di chiedere una riduzione del canone, e così non rischia di passare nella posizione di torto.
Cordiali saluti
Buonasera Sig. Crisari,
sono state già emesse sentenze sia dal Tribunale di Venezia che da quello di Bologna a favore del conduttore.
Nel periodo di epidemia il conduttore è esentato dal pagare il canone di locazione per impossibilità sopravvenuta della prestazione.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo
Buongiorno sono a disposizione si tratta di invocare l’impossibilità oggettiva di sfruttare la ragione per la quale è stato stipulato il contratto ma va spiegato a voce.