Ricorso compenso CTU

Buongiorno,
ho in corso una separazione giudiziale. Nel corso di un’udienza è stata disposta CTU al fine di chiarire le dinamiche relazionali tra genitori e minore e di individuare le soluzioni più adeguate per rendere effettivo l’esercizio del diritto d’incontro con mio figlio di anni 6.
A perizia ultimata, la CTU ha depositato in cancelleria la relazione in cui, riepilogata l’entità e la qualità del lavoro svolto, invocava la liquidazione della somma di € 3.000,00, oltre oneri fiscali (iva e cpa).
Tuttavia, con decreto successivo, il Tribunale si discostava significativamente dagli importi invocati, liquidando in favore della CTU esclusivamente il minor importo di € 821,53 (oltre accessori fiscali).
La CTU ha allora presentato ricorso ex art 702 bis c.p.c. in opposizione al decreto di liquidazione del suo compenso (ai sensi dell’art. 15 D.lgs. 01.09.11 n. 150), in quanto non sarebbe adeguato alla tipologia, quantità e qualità del lavoro prestato nella esecuzione della relazione peritale.
Nel presentare ricorso la CTU chiede, previa instaurazione del contradditttorio nei confronti dei litisconsorti necessari (vale a dire nei miei confronti e della mia ex moglie), liquidare in suo favore l’onorario complessivo di € 3.000,00, oltre IVA 22% E CPA 2% in solido tra le parti (cioè tra me e la mia ex moglie).
Le mie domande sono queste:
• Perché chiede l’instaurazione del contraddittorio nei confronti dei litisconsorti? Cosa c'entriamo io e la mia ex moglie? Il contraddittorio non dovrebbe essere nei confronti di chi ha liquidato il compenso e cioè del Tribunale? Io e la mia ex moglie non abbiamo avuto comunicazione del compenso richiesto e non ci siamo opposti a liquidarglielo, perché chiede l’instaurazione del contraddittorio nei nostri confronti? Mi sembra davvero assurdo.
Grazie in anticipo