Riconoscimento benefici legge 104

Inviata da Giovanni. 19 apr 2016

Ho un fratello sposato che vive nella provincia di Caserta con tre figli di cui uno è stato riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità ai sensi dell'art.3 comma 3, L 5.2.1992 n.104. Mio padre invece è stato riconosciuto portatore di handicap comma 1 art.3 ed invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età L 509/88 124/98 grave 100%. La mia professione è Sottufficiale della Marina Militare e vivo a Napoli; in questo periodo mi vogliono trasferire fuori dalla Campania. Essendo l'unico fratello e l'unico figlio per sostenere i genitori (83 anni entrambi) chiedevo se posso tentare una richiesta di non trasferimento.

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Gentile Giovanni,
la Legge 104/1992, ai commi 5 e 6 dell'articolo 33, prevede che il genitore o il familiare lavoratore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Di fatto, però, l'azienda può produrre rifiuto motivandolo con ragioni di organizzazione del lavoro.
Le condizioni per accedere a questo beneficio sono comunque legate, per i familiari, all'assistenza continuativa ed esclusiva del congiunto con disabilità e per questo beneficio non è richiesta la convivenza.
Inoltre, il genitore o il familiare lavoratore e il lavoratore disabile non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede. Diversamente da quanto previsto per la scelta della sede, il rifiuto al trasferimento si configura come un vero e proprio diritto soggettivo. Questa disposizione, infatti, rafforza ed estende quanto già previsto dal Codice Civile, il quale, all'articolo 2103, prevede che il lavoratore non possa essere trasferito da un'unità produttiva all'altra senza comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Inoltre la legge 104/1992, oltre alle ragioni appena illustrate, aggiunge anche il consenso da parte dell'interessato. In caso di violazione si potrà, dunque, ricorrere al Giudice con fortissime probabilità che l'azienda soccomba in giudizio.
I migliori saluti.

Studio legale Giaccardi-Laurino Avvocato a Torino

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