Richiesta dubbia di somma di denaro
Buongiorno,
Mio padre è venuto a mancare nel 2017, ho accettato l eredità con beneficio di inventario. Qualche mese l avvocato della compagna mi scrive chiedendomi 14000 euro. Tutto ciò giustificato da un documento scritto a mano da lei e siglato da mio padre ( non sono certa che tutte le firme siano vere) dove si diceva che mio padre avrebbe ricevuto nel 2013 delle somme per l acquisto di quote societarie (mio padre era un tributarista non aveva società ma solo il suo studio come professionista) e che se non si perfezionava la cosa da un notaio le somme gli dovevano essere restituite.
Adesso io al loro avvocato ho comunicato l intenzione di non inserirlo nell inventario perchè per me il documento potrebbe essere stato manomesso e che comunque nessuno mi garantisce che le somme siano state date e non restituite ( si parla di somme in contanti). Nel caso mi chiamassero in causa il documento ha valenza? Cosa dovrei dimostrare io? Inoltre io senza sapere niente di tutta la storia alla morte di mio padre gli dissi se voleva tenersi lo studio (se i clienti decidevano di restare con lei) gratuitamente, e lei non accettò. Inoltre si è presa la metà di tutto il mobilio presente nello studio. Ovviamente non ho niente di scritto perchè ero in buona fede e non mi aveva fatto nessuna mensione della somma di denaro.