Riavere 500 € prestati a un amico

Deve prima di tutto diffidare, a mezzo r.a.r. tramite legale, la sua amica a restituirle la somma, specificando che si tratta di un prestito, ed invitandola ad una procedura di negoziazione assistita, obbligatoria in casi come questi. In assenza di risposta entro 30 gg. può agire in giudizio avanti al Giudice di pace.
Cordiali saluti

Avv. Fulvio Luzzi Conti

Buongiorno,
Le consiglio innanzitutto di inviare alla Sua amica tramite avvocato una richiesta formale di restituzione delle somme erogatele a titolo di prestito.
Qualora la Sua amica non si renda disponibile a restituire quanto ricevuto, dovrà valutare, sempre tramite un legale, se sussistono i presupposti per un azione giudiziale.
Restando a Sua disposizione per ogni ulteriore necessità invio cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra

Gentile MM se non è stata una truffa e Lei è certa di aver prestato soldi ad un'amica e non a qualcuno che ha utilizzato i dati della stessa, dovrebbe naturalmente procurarsi le prove che accertino tale prestito. Ad es. i messaggi scambiati con la stessa in via privata su facebook o eventuali altri amici che siano a conoscenza del prestito. Se ha acquisto per conto dell'amica un biglietto aereo e la stanza in hotel potrebbe verificare se la stessa si è recata in hotel, se ha utilizzato il volo aereo. Sono indagini difficili ma potrebbe tentare. Tenga presente tuttavia che deve risultare in modo esplicito che si tratti di un prestito e non di una donazione. Se riuscisse ad avere tutte queste prove potrebbe rivolgersi ad un avvocato e citare avanti il Giudice di Pace competente per territorio la Sua amica inviando prima una diffida alla stessa ed intimandoLe la restituzione del denaro prestato.
Con i migliori saluti.
Avv. Livia Sarda

Probabilmente è stata vittima di una truffa (non da parte della Sua amica). Vi sono truffe simili su facebook dovute ad intrusioni in account di altri.

Gentile signora,deve in primo luogo munirsi della prova degli esborsi sostenuti per l'"amica " ed individuare,tramite ricerche anagrafiche o tramite un investigatore,la sua attuale residenza,per inviare poi una lettera raccomandata di invito e diffida al pagamento di quanto dovuto:in caso di inadempimento potra' intraprendere iniziative giudiziarie,valutando ne la convenienza in ordine alle disponibilita' economiche della debitrice Avv.Alfredo Guarino (dovrebbe poi valutare se sussistono gli estremi di una truffa,nel qual caso potrebbe anche agire in sede penale)