Revoca Carta di Soggiorno, conseguenze per il coniuge.
Sono sposato dal 2017 con cittadina extra comunitaria che non ha mai vissuto in Italia. Ha preferito continuare a lavorare nel suo paese e non ha mai fatto richiesta di residenza anagrafica ( sconosciuta all'anagrafe, mai avuto tessera sanitaria, etc). Complessivamente ha trascorso in Italia circa 8 mesi, non continuativi, nell'arco di tre anni.
Ho avviato, nel Paese di lei, una causa di divorzio dopo che si è resa irreperibile. Per evitare conseguenze, ho avvisato la Questura competente della situazione: il funzionario di polizia mi ha informato che sono venuti a mancare i requisiti di legge per beneficiare del soggiorno e che avrebbe rimesso al Questore la decisione finale per la revoca.
Vorrei cortesemente sapere:
la mia, quasi, ex sposa, potrebbe convertire la Carta di soggiorno in Permesso di lavoro?
Nel caso decidesse di vivere attualmente in Italia a mia insaputa, con un Permesso avuto per motivi familiari, potrei essere considerato responsabile delle eventuali irregolarità commesse dalla stessa?
Cordiali saluti.