Restituzione soldi donati da genitore

Inviata da Marco. 27 ott 2015

Buongiorno,
nel 2009 io e mia moglie abbiamo stipulato un mutuo di 115,000 per acquisto prima casa. In quella occasione, mia suocera ha donato a mia moglie 50,000 euro, con l'accordo che 30,000 sarebbero stati restituiti da mia moglie non precisando tempi e metodologie ma "secondo le sue possibilità". I restanti 20,000 euro ci sarebbero stati donati (lasciati), a patto che ci fossimo sposati (non specificato se in chiesa). Premetto che io e mia moglie ci siamo regolarmente sposati civilmente.
Tale accordo è stato fatto tra mia moglie e sua madre, scritto su un foglio di carta e firmato da entrambe.
Dal mio punto di vista non abbiamo nulla da eccepire a tale accordo.
15,000 euro li abbiamo già restituiti e i rimanenti 15,000 restano da restituire e li possiamo ridare in ogni momento. Il punto è che ora, mia suocera ci chiede la restituzione di 15,000+20,000=35,000 euro (premetto che i rapporti tra mia moglie e sua madre non sono stati mai buoni, e oramai sono più di tre anni che non ci sono rapporti- tale signora non ha più rapporti neanche con l'altra figlia).
Con lo scopo dichiaratamente persecutorio, mia suocera, come suo costume da sempre, ci recapita lettere in cui accusa mia moglie di svariate cose, e in ultima ha coinvolto un avvocato per obbligarci a restituire quei 35,000 euro.
La mia domanda e:
1. Che valenza giuridica può avere tale richiesta?
2.Sebbene la nostra volontà fosse di restituire la cifra pattuita di 15,000 euro, allo stato attuale, vista il chiaro intendo persecutorio, ci chiediamo se legalmente siamo tenuti a restituirli.

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La donazione può essere revocata solo in ipotesi specifiche.
Gli artt. 801 e 802 cod.civ. disciplinano la revocazione della donazione per ingratitudine.
Sono rilevanti per quetso motivo le condotte del donatario tra cui l'omicidio o tentato omicidio dell'ereditando o del di lui coniuge, di un discendente o un ascendente (sempre che non ricorra il caso fortuito o la forza maggiore o una delle cause che escludono la punibilità); un fatto al quale la legge dichiara applicabili le disposizioni sull'omicidio; l'aver denunciato calunniosamente una delle dette persone per reato punibile con l'ergastolo o con la reclusione per un tempo non inferiore nel minimo a tre anni. A questa casistica la legge aggiunge l'ulteriore condotta consistente nell'aver gravemente ingiuriato il donante o nell'aver dolosamente arrecato grave pregiudizio al patrimonio di lui ovvero, infine, il rifiuto indebito alla corresponsione degli alimenti dovutigli.
Se non vi trovate in alcuna delle suddetta casistica, la richiesta di revoca della donazione dovrebbe essere respinta, ferma una precisa valutazione della scrittura tra le parti e valutata la situazione nel complesso e arriccgita di tutti quei particolari che possono consentire una precisa strategia difensiva.

Le consiglio in ogni caso prima di veriicare se ci sono gli estremi per trovare un accordo bonario con la suocera.
Se avesse bisogno, mi contatti tramite il portale.
Cordiali saluti.

Barbara Spinella

Avvocato Barbara Spinella Avvocato a Milano

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Occorre verificare bene la scrittura di cui parla e la lettera del legale.
La donazione, se indicato, può essere revocata solo per casi gravi che non credo proprio si siano verificati, sicchè sareste tenuti solo alla restituzione della rimanente somma concordata, e se non erano indicati i termini andrebbero concordati o di legge.
Resto a disposizione

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Gentilissima Marco,
come già rilevato dalla collega che mi ha preceduto, al fine di dare una risposta corretta ed esatta, sarebbe opportuno leggere la scrittura privata.
Ad ogni buon conto, sulla base delle sommarie informazioni, riterrei infondata la richiesta restitutoria di Sua suocera della somma di euro 20.000,00 che potrebbe essere configurata giuridicamente, non come atto di donazione, per cui si richiede a pena di nullità la forma dell'atto pubblico, bensì come un atto di liberalità.
È ovviamente opportuno che vi rivolgiate ad un Avvocato per una pronta replica alla missiva scritta a Sua moglie.
Cordialmente.

Avv. Silvia Parrini (Foro di Pisa)
Cordialmente

Avv. Silvia Parrini Avvocato a Cascina

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