Ragazzo conosciuto in chat mente su cognome e stato
Buongiorno, prima dell'estate incontro via chat d'incontri un ragazzo calabrese e dopo una settimana ci incontriamo. Ci piacciamo ma poi andiamo in ferie (separate) e rimaniamo in contatto via whatsapp. Il desiderio di conoscerci e stare vicini cresce. Ci scambiamo foto e messaggi di continuo, scritti e vocali. Tornati dalle ferie, dopo circe 4 settimane ci rivediamo. E'evidente che ci piacciamo. Il terzo e quarto appuntamento (colazione fuori e casa mia a cena) mi trovo davanti una persona diversa, più tirata, quasi fredda. Decido di chiudere notando diversi atteggiamenti incoerenti con quello che mostrava via messaggi verso di me. Metteva scuse come il fatto di dover lavorare durante la settimana e quindi non riuscirci a vedere come sarebbe stato invece normale visto l'entusiasmo mostrato da entrambi dall'inizio. Ci salutiamo in bonis ma a me qualcosa non torna. Ricordo che quando dico ai miei amici calabresi il suo cognome non lo riconoscono come calabrese. Lui fa l'avvocato e due giorni dopo decido di fare ricerche su di lui e lo trovo tramite l'ordine degli avvocati per scoprire che mi aveva dato un cognome falso; da qui scopro che mi aveva bloccato su facebook (mi aveva detto di non averlo) e scopro che è fidanzato da 6 anni con una ragazza russa che aveva detto aver lasciato da 2 anni. La mia domanda è: considerando che ha dato un cognome falso, considerando che è entrato a casa mia per cena con un cognome falso, considerando che ha mentito sul fatto di essere single e considerando che ha creato delle false aspettative, è uno di questi aspetti perseguibili dalla legge? Si può fare qualcosa dal punto di vista legale? Perché queste applicazioni di incontri non sono regolarizzate come facebook dove non si può mentire sulla propria identità?