Quanto mantenimento può chiedermi?

Inviata da Artemisia. 27 ago 2015

Sono Angelo e sono in procinto di divorziare. Io e mia moglie abbiamo un bambino e lei non lavora. Siamo sposati in comunione dei beni, che in realtà non abbiamo, la casa è in affitto, allora volevo chiedere: quanto mantenimento può chiedermi? Ho sentito di padri separati che sino sono visti togliere tutto.... io guadagno circa 2000 euro al mese che finché l'affitto era uno (700 euro) riuscivamo a mantenerci, ma dovendo adesso pensare che dovrò cercarmi un'altra casa, che in quella rimarrà lei con il bambino, non so se devo pagarla io e comunque il bimbo ha anche altre esigenze che avranno dei costi... il giudice darà a me le spese? Può costringer mia moglie a trovar un lavoro e lasciare il bimbo in un nido? Lei non voleva assolutamente, per questo aveva smesso di lavorare ed io ero anche d'accordo finché non mi sono reso conto che stavamo insieme con lo sputo e solo perché volevamo essere genitori

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Egr. Sig. Angelo,
da quel che scrive comprendo che la sua maggior preoccupazione nell’affrontare un divorzio siano le questioni economiche che da questo procedimento deriveranno. In realtà, sempre leggendo quello che lei scrive, la invito a riflettere sul fatto che lei e sua moglie state insieme perché, come lei conclude, volevate “essere genitori”.
Dando per scontato che essere genitori non significhi, soltanto, mettere al mondo un figlio, ritengo di suggerire a lei ed a sua moglie di intraprendere un precorso di Mediazione Familiare, preferibilmente condotto da un Mediatore Familiare qualificato e formato alla Mediazione Globale.
In quella sede e con il supporto di un Mediatore Familiare qualificato, lei e sua moglie potrete affrontare le questioni economiche che le stanno a cuore e raggiungere, in pochi incontri, un accordo di separazione nel quale sarete voi e non un giudice a stabilire come destinare/dividere/usare i vostri beni, mobili o immobili che siano.
La invito, quindi, a valutare di rivolgersi, insieme a sua moglie ad un Mediatore Familiare qualificato ed accreditato ai sensi della legge n. 4 del 2013 (ad esempio consultando i siti delle Associazioni nazionali di Mediatori Familiari - A.I.Me.F. o S.I.Me.F. per trovare il professionista più vicino a voi).
Sono certo che un Mediatore Familiare qualificato potrà anche aiutarvi, se lo desiderate (come lei scrive), ad essere i genitori di cui vostro figlio ha bisogno..
Spero di esserle stato utile.
Dr. Natale Cento (Mediatore Familiare in Messina, Roma e Torino)

Centro di Mediazione Familiare Avvocato a Messina

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Gent mo signore,
il quantum del mantenimento dipende anche da quale sarà il genitore affidatario del figlio e dall eventuale richiesta di addebito del fallimento del matrimonio ad uno dei coniugi. Se desidera essere seguito nella vicenda per meglio tutelare i suoi interessi non esiti a contattarci.
Cordiali saluti

Studio legale Morano & partners Avvocato a Roma

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Egr. Sig. Antonio,
in prima battuta la strada più consigliabile è che vi accordiate bonariamente facendo una separazione consensuale. In tale sede credo che supportati da un legale possiate trovare un compromesso equilibrato non solo dal punto di vista economico. Nel caso di una separazione giudiziale, invece, occorre analizzare in maniera precisa la sua situazione per consigliarle la strada più idonea. Distinti Saluti

Anonimo-150314 Avvocato a Cesena

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Gentilissimo Angelo,
occorre fare una premessa: la separazione implica di per sé l'aumento delle spese di gestione quotidiana; basti pensare al raddoppiamento dei costi correlato all'esigenza di due case. Ovviamente di quest’aspetto il Tribunale ne tiene conto e cioè della Sua esigenza di reperire un nuovo alloggio.
In teoria Sua moglie avrebbe diritto all'assegno di mantenimento ma sarebbe interessante sapere l'età di Sua moglie, il di lei titolo di studio e la sua precedente esperienza lavorativa. Tenga tuttavia conto che se la fine del matrimonio è dipesa dalla violazione di un dovere coniugale da parte di Sua moglie, Lei potrebbe valutare l'opportunità' di proporre domanda di addebito che, se venisse accolta dal Tribunale, implicherebbe la perdita del diritto all'assegno di mantenimento da parte di Sua moglie.
Ovviamente occorrerà stabilire un assegno di mantenimento per il bambino che, visto il Suo stipendio e le spese, dovrebbe essere all'incirca di circa 300/350 oltre al contributo alle spese straordinarie nella misura del 50%.
Occorre valutare bene il Suo caso considerando tutte le circostanze concrete, evidenziando comunque che la migliore soluzione sarebbe giungere a una separazione consensuale.
A Sua disposizione, se Lei vorrà, tramite i recapiti pubblicati sul portale.
Cordialmente

Avv. Silvia Parrini (Foro di Pisa)

Avv. Silvia Parrini Avvocato a Cascina

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In sede di separazione giudiziale il giudice, qualora uno dei due coniugi non abbia redditi propri adeguati a consentirgli di conservare il precedente tenore di vita (nella specie, Sua moglie), può imporre all'altro l'obbligo di versare un assegno periodico, la cui entità dovrà essere parametrata ai redditi del coniuge obbligato ed ai bisogni dell'altro. Nel Suo caso, è auspicabile una soluzione concordata e consensuale relativa al mantenimento di Sua moglie.
A disposizione per assistenza.
Avv. M.F. Tenuta

Studio Legale Avv. Dott. Ric. Michele Fabio Tenuta Avvocato a Sant'Elpidio a Mare

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