Problemi con l'Isee per fini universitari

Inviata da Giacomo. 14 gen 2016 Dichiarazione dei redditi

Gentili Avvocati,
sono uno studente universitario iscritto al Dipartimento di studi storici dell'Università di Torino. Cercherò di essere il più preciso possibile nell'esposizione del mio problema.
La mia università concede ai suoi studenti una riduzione della seconda tassa, da pagare ogni anno ad aprile (l'altra, la prima, è uguale per tutti e si paga all'inizio dell'anno accademico). Per usufruire dell'inserimento nelle quattro fasce contributive (in base alle quali la seconda retta cambia notevolmente), l'Università torinese richiede ad ogni studente l'attestato Isee del proprio nucleo familiare, siano essi italiani o stranieri. Una volta ottenuti i documenti, lo studente poteva compilare un form online dove, a procedura completata, otteneva finalmente l'autocertificazione tasse. Tutto ciò era possibile entro la data del 15 gennaio. Successivamente, nella finestra speciale che andava da febbraio al 15 marzo, lo studente poteva comunque effettuare l'autocertificazione, previo pagamento di una cospicua mora. Se ancora una volta lo studente non portava a termine l'operazione, finiva col pagare la seconda retta nella sua interezza.
Fino all'anno accademico scorso (2014/2015), per richiedere il foglio Isee occorreva recarsi presso un Caf con tutti i documenti richiesti. L'Isee faceva riferimento all'anno solare precedente, e quindi, nel mio caso, per l'autocertificazione riduzione tasse dell'anno accademico 2014/15, mi bastò mostrare l'Isee già in mio possesso, rilasciato nel dicembre 2014 (che faceva ovviamente riferimento al 2013).
Chi però non aveva un'Isee valido (antecedente al biennio 2013/2014) si trovò incastrato nella nuovissima procedura per il rilascio del suddetto documento da parte dei Caf. Responsabilmente, l'ateneo concesse una proroga al limite del 15 gennaio, annullando la mora ed allungandola sino a marzo.
Quest'anno, chi che come me non è in possesso di un'Isee valido, si è trovato praticamente "fregato". Questo perché l'Isee necessaria per l'autocertificazione deve obbligatoriamente fare riferimento all'anno solare 2015. Com'è dunque possibile ottenere tale documento nella finestra ottobre-15 gennaio? Dico questo perché è impossibile ottenere alcuni fogli (a.e. giacenza bancaria media) necessari per l'ottenimento dell'Isee. Escludendo il periodo che va da ottobre sino a fine dicembre, rimarrebbero i 15 giorni di gennaio. Peccato che però i Caf, causa festività natalizie, abbiano aperto all'incirca dopo l'Epifania.
Peccato anche che, da quest'anno, i Caf richiedano un'infinità di documenti in più (la suddetta giacenza bancaria, estratti conto annuali di conti bancari e postali, estratti conto di carte prepagate, intestazioni di automobili, dati personali del proprio nucleo familiare). Oltretutto, il Caf non rilascia più istantaneamente l'agognato foglio, ma è invece obbligato a mandare tutto il malloppo all'Inps che, a sua volta, conteggiato il tutto, rimanda indietro ai Caf il benedetto documento Isee.
Tutto ciò è possibile farlo tra l'8 gennaio ed il 15? No. Anche perché alcuni dei fogli richiesti (giacenze, estratti conto annuali) sono di fatto impossibili da avere, perché (così mi ha riferito la mia banca) il loro sistema gli impedisce di produrre qualsiasi documento del genere, poiché sono al momento impegnati nei mille conteggi dell'anno solare scorso. La banca ha promesso di rilasciare i fogli richiesti non prima di marzo.
Intanto, chi come me, si trova così in un impasse notevolmente fastidiosa, perché impossibilitati ad evitare la mora. È già tanto che si riesca ad avere il tutto entro il 15 marzo!
In sintesi, è giusto che tutti noi ci ritroviamo in sostanza obbligati a pagare la mora perché il sistema ha evidentemente toppato? È giusto pagare per un problema che non dipende da noi?

Spero di essere stato chiaro e non di non aver detto inezie.
Cordiali Saluti

Giacomo

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Gentile Giacomo,
proviamo a fornire qualche risposta sensata alla sua domanda dalla consistente esposizione.
Il cambiamento delle norme sulla produzione dell'Isee ha creato notevoli disagi non soltanto a lei, ma ad una nutrita schiera di contribuenti. Occorrerebbe esaminare il regolamento sulle tasse universitarie e gli altri regolamenti di cui è dotata la sua università per fornire una risposta un poco più accurata, però, intanto, posso provare a darle un paio di consigli.
Prima di inoltrarsi nei meandri delle vie giudiziali, perchè non provare ad inviare una formale richiesta al Rettore dell'Università, esponendo compiutamente le problematiche riscontrate, chiedendo di posticipare il termine previsto?
Seconda opzione è quella di compilare l'Isee indicando il reddito dell'anno precedente (se non vi sono state variazioni).
Ultima opzione: pagare la retta più salata riservandosi di chiedere la restituzione, al momento in cui sarà in possesso del nuovo Isee, delle somme versate in eccesso. La motivazione sarà la causa di forza maggiore determinata dall'impossibilità materiale di ottenere la certificazione nei tempi richiesti.
Come detto, si tratta soltanto di consigli espressi sulla base delle informazioni da lei riportate, senza pretesa di esaustività.
Augurandole un grosso in bocca al lupo per il suo percorso di studi, la saluto cordialmente.

Studio Legale Vollaro & Partner Avvocato a San Pietro al Tanagro

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