posso essere passibile di un provvedimento di licenziamento?

Inviata da cristina. 9 ott 2017 Consulenza del lavoro

Faccio la cassiera in un supermercato. I fondi cassa sono nominativi e devono essere lasciati con la cifra di 150euro. Quattro giorni fa durante un controllo periodico del fondo sono stati trovati 15euro in meno. Fatto che non riesco a spiegarmi. Premetto che le chiavi del cassetto sono date al cassiere e le altre chiuse in una busta sigillata. Premetto altresi vhe per tredici anni ho svolto mansioni di responsabile con possesso di chiavi e combinazione della cassaforte e non mi e mai stato mosso alcun addebito

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Buongiorno,
Il licenziamento è il più grave dei provvedimenti disciplinari e, in assenza di precedenti, può essere comminato solo a seguito di condotte così gravi del lavoratore tali da ledere irrimediabilmente il vincolo di fiducia con il datore di lavoro. Nel suo caso laddove l’ammanco di cassa fosse riconducibile ad un semplice errore o distrazione non ritengo vi siano gli estremi per un licenziamento.
In ogni caso le consiglio di contattare un legale a cui potrà spiegare la questione in modo approfondito e che saprà darle un consapevole inquadramento della fattispecie.
Cordiali saluti.
Avv. Jacopo Mannini

Avvocato Jacopo Mannini Avvocato a Bologna

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Direi proprio di no. In ogni caso se le dovessero contestare l addebito, si rivolga ad un legale o ad un sindacato per inviare entro 5 giorni le sue giustificazioni ove può chiedere anche l'audizione personale. In ogni caso in assenza di precedenti provvedimenti disciplinare un licenziamento sarebbe ingiustificato e sproporzionato all ammanco di cassa, a meno che il datore non provi con riprese che li abbia sottratti Lei dolosamente.

Avv. Cristian Aureli Avvocato a Bolzano

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Per ricevere qualsiasi addebito (ammonizione e/o addirittura il licenziamento) il Suo datore di lavoro dovrebbe dimostrare che la sottrazione di danaro sia stata da Lei effettuata (ad esempio con videoriprese). La giurisprudenza delle Sezioni penali della Suprema Corte di Cassazione è pacifica nell'ammettere l'utilizzabilità nel processo penale delle videoriprese effettuate con telecamere installate nei luoghi di lavoro per accertare comportamenti potenzialmente delittuosi. E' stato statuito, infatti, che sono utilizzabili nel processo penale, ancorché imputato sia il lavoratore subordinato, i risultati delle videoriprese effettuate con telecamere installate all'interno dei luoghi di lavoro ad opera del datore di lavoro per esercitare un controllo a beneficio dei patrimonio aziendale messo a rischio da possibili comportamenti infedeli dei lavoratori, perché le norme dello Statuto dei lavoratori poste a presidio della loro riservatezza non fanno divieto dei cosiddetti controlli difensivi del patrimonio aziendale e non giustificano pertanto l'esistenza di un divieto probatorio (Cass. Sez. 5, Sentenza n. 20722 del 18/03/2010 Ud. (dep. 01/06/2010 ) Rv. 247588; Sez. 5, Sentenza n. 34842 del 12/07/2011 Ud. (dep. 26/09/2011 ) Rv. 250947) .Cordiali saluti.
Avv.Giuseppe CLIMA

Avvocati Clima Studio Legale Associato Avvocato a Foggia

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15 euro e' una cifra bassa, non credo che per la somma la possano licenziare, considerato che ci puo' essere stato un errore di conteggio o di distrazione. Comunque per licenziarla dovrebbe essere dimostrato una condotta appropriativa dolosa. Se ha bisogno mi contatti. Un saluto Avv. Bacci

Anonimo-161561 Avvocato a Grosseto

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Buongiorno signora Cristina,
innanzitutto il fatto deve esserLe contestato per iscritto e Lei potrà rispondere esponendo la Sua versione dei fatti.
In ogni caso non credo, alla luce della Sua storia lavorativa, che vi siano gli estremi per un licenziamento, che, comunque, potrà essere impugnato.
Le consiglio di rivolgersi ad un legale per essere supportata in questa situazione.
Cordiali saluti.
avv. Liana Bauccio

Avv. Liana Bauccio Avvocato a Catania

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Buongiorno Cristina,

a mio avviso, in assenza di precedenti disciplinari, lei potrà al massimo essere sanzionata con una multa o una sospensione ma non con il licenziamento. Tale ammanco dovrà in ogni caso esserle prima contestato con una lettera di contestazione disciplinare, alla quale lei potrà opporre le sue giustificazioni entro 5 giorni e, nel caso in cui dovessero sanzionarla con il licenziamento, ci saranno credo tutte le condizioni per poterlo impugnare. Si rivolga ad un legale anche per la redazione delle giustificazioni. E' un consiglio che mi sento di darle vivamente. Saluti cari

Avv. Carla Etzi Avvocato a Milano

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Buongiorno, solo qualora loro avessero le prove inconfutabili di una Sua sottrazione illecita di denaro potrebbero licenziarla.
Cordiali saluti
Avv. Federico Repetti

Avv. Federico Repetti Avvocato a Genova

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