Posso dar da mangiare a gatti padronali abbandonati dal padrone?
Sembrerebbe facile rispondere di sì, ma vanno fatte le dovute precisazioni. Nel periodo del Lockdown (da buona italiana preferirei scrivere "confinamento") dovuto all'emergenza Covid un'anziana signora di 92 anni (ma con capacità di intendere e solo qualche acciacco dovuto all'età) che ha 7 gatti è andata a vivere (forzatamente) dalla figlia in un paese limitrofo. La signora che lavorava da lei la mattina di comune accordo con la figlia della signora provvedeva a dar da mangiare alle docili e affezionate bestiole non facendo loro mancare cibo e acqua. L'anziana trovandosi in un luogo diverso dalle sue abitudine ha avuto momenti di forte disorientamento diventando talvolta aggressiva nei confronti della figlia e anche facendo qualche gesto autolesionistico; ragion per cui la figlia la portava presso una casa famiglia del luogo ove oltre all'accudimento le venivano somministrati dei tranquillanti. La signora che accudiva l'anziana a questo punto, temuto che l'anziana potesse non più far rientro presso la sua abitazione ha chiamato un'animalista chiedendole di mettere in adozione i gatti. La figlia dell'anziana signora si è indispettita poichè l'animalista nell'annuncio scriveva di "gatti la cui padrona era stata messa in un ospizio" chiudeva a chiave il cancello che aveva lasciato senza chiudere a chiave (chiuso man on a chiave) per impedirvi l'accesso. Quei poveri gatti che osno docilissimi e molto affettuosi sono rimasti ovviamente nel luogo che per essei è la loro casa e per dar loro da mangiare la signora che si occupava dell'anziana metteva acqua e crocchette tutti i giorni facendoli passare sotto le inferriate del giardino senza minimamente sporcare. La figlia dell'anziana quando andava a casa dell'anziana madre per innaffiare le piante toglieva (non sempre) cibo e acqua buttando i recipienti (che non erano sporchi). Di recente è venuto anche il figlio dell'anziana residente a 700 km dal luogo e dopo il primo giorno ha tolto l'acqua ai gatti e iniziato a montare una recinzione a maglie strette per impedirvi alle persone di allungare cibo e acqua ai poveri animali. Trovare un luogo alternativo è difficile. Dar loro cibo sul marciapiede è provante xkè fa molto caldo. I gatti sono nati cresciuti e "pasciuti" dall'anziana ed erano da essa molto ben voluti. I figli non ne vogliono sapere e stanno mettendo in essere tutto il possibile per farli allontanare il che significherebbe, visto che sono domestici e padronali seppur non registrati all'anagrafe animale, la loro probabile fine (o incidente o morte per fame e sete). Non sappiamo cosa fare. Possiamo "pretendere" di dar loro cibo e acqua presso la loro abitazione o dobbiamo attendere la loro morte senza nulla poter fare? (non chiedeteci di chiamare l'enpa o cose simili, siamo al sud italia e questi non vengono mai, se contattiamo l'asl i vicini di casa che davanti a noi hanno confermato che i gatti sono dell'anziana, potrebbero , davanti a dei dirigenti ASL tirarsi la lingua per non essere poi chiamati a testimoniare). Cosa possiamo fare per tutelare i Gatti? (sottolineo a caratteri cubitali che i gatti non danno alcun fastidio e non ci sono problemi di igiene dovuti alla loro presenza). Grazie a chi vorrà dedicarmi la sua prfessionalità.