Posso avere indietro il mio acconto?

Inviata da Mary. 7 mag 2020

Salve, volevo acquistare un telefono in un negozio. In quel momento il telefono non era disponibile, ad eccezione del telefono in esposizione(che io non volevo perché toccato ed usato da tutti); decido così di ordinarlo e l'addetta mi dice che lo ha ordinato ed arriverà il martedì successivo. Chiedo se è sicura che arriverà in quanto ho una certa urgenza ad averlo e mi dice di sì e che mi chiameranno loro per il ritiro, quindi io tranquilla vado in cassa a pagare un acconto di 70 euro con tanto di scontrino e ricevuta dell'acconto. Il martedì successivo non ricevo notizie, così il mercoledì chiamo e mi dicono che il fornitore non ha consegnato e non sanno quando lo farà e che quindi se ho urgenza o prendo un altro telefono o mi fanno un buono del valore del mio acconto da utilizzare sempre presso il loro negozio. Io tuttavia non voglio altri cellulari né mi serve altro, ma vorrei i miei soldi indietro, per cui nessun buono. È possibile?

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Buongiorno,
provveda alla messa in mora a mezzo legale. In ragione dell'inadempimento del negozio (ferma l'opportunità di leggere prima le condizioni contrattuali firmate) sarà suo diritto ottenere la risoluzione del contratto e la restituzione dell'importo.
A disposizione
Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli

Studio Legale Avv. Ruggero Petrelli Avvocato a Genova

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Buongiorno Sig.ra,
nel caso da Lei descritto il negozio è assolutamente inadempiente nei Suo confronti ossia non ha rispettato l'esecuzione della prestazione promessa.
Le consiglio di provvedere ad inviare al negozio, tramite a/r o pec, lettera formale di messa in mora al fine di riottenere la restituzione dell'acconto.

Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo

Studio Legale Casaburo Avv. Fabio Casaburo Avvocato a Torino

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Salve. Se il termine per eseguire il contratto era essenziale e la cosa è stata espressa dal compratore al venditore al momento dell'impegno contrattuale, detto impegno può essere sciolto con restituzione dell'acconto e con il nihil debendi da parte del compratore. Altrimenti, vista l'impossibilità sopravvenuta della prestazione del venditore, che addirittura propone altro cellulare, si risolva di diritto. Naturalmente bisognerà valutare se ci sono quietanze di pagamento, testimoni ecc...

EsseGi Legal Avvocato a San Vito al Tagliamento

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Salve. Il caso esposto si verifica spesso. Se scade il termine previsto per la consegna di un bene, senza che essa venga effettuata, l’acquirente deve invitare il venditore ad eseguirla entro un lasso di tempo ragionevole, secondo le circostanze.
E' consigliabile diffidare alla consegna entro e non oltre un termine, tramite una lettera raccomandata a.r., oppure una mail certificata dal proprio indirizzo pec o, ancor meglio, rivolgendosi ad un legale. Trascorso anche questo termine senza che sia avvenuta alcuna consegna, il compratore può risolvere il contratto, chiedere il rimborso dell’anticipo già versato, oltre a poter pretendere l’eventuale risarcimento del danno, sempre che lo stesso sia dimostrato.
La legge, inoltre, elenca alcune specifiche circostanze al ricorrere delle quali l’acquirente, alla scadenza del termine pattuito in contratto, può chiedere la risoluzione del contratto immediatamente, senza dover concedere ulteriori proroghe. Tali circostanze specifiche possono così sintetizzarsi:
- quando il venditore ha già chiarito che non consegnerà il bene;
- quando il termine pattuito dalle parti per la consegna del bene era essenziale. Lo è quel termine scaduto il quale il compratore non ha più interesse e/o utilità a ricevere la prestazione dalla controparte;
- quando l’acquirente ha comunicato, prima della conclusione del contratto, che la consegna entro una certa scadenza era da considerarsi essenziale.

Anonimo-179273 Avvocato a Taviano

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