Possibile azione revocatoria?
Salve,
ho individuato un immobile da acquistare. Fatta la proposta d'acquisto mi è stato spiegato che la stessa andava sottoposta ad approvazione della banca che possedeva ipoteca sull'immobile e alla quale i venditori chiedevano, con la cifra da me offerta, il saldo e stralcio del debito residuo. Ottenuta la delibera della banca, fissiamo la data del rogito. A questo punto il notaio trova un'ipoteca giudiziale sull'immobile. Data la cifra non esagerata del debito, decido di accollarmelo e di procedere. A questo punto emerge una nuova ipoteca, sempre di poche migliaia di euro (6000, per l'esattezza). Qui si fa avanti la banca creditrice che, pur di chiudere la trattativa, si accorda con il creditore.
Spaventata dalla situazione, chiedo alla venditrice di spiegarmi cosa accade e se ci sono altri creditori. Mi spiega che quando ha chiuso l'attività non ha potuto pagare tutti i fornitori. Aggiunge che non ci sono altri creditori.
A questo punto non so se andare avanti. L'intero importo sarebbe versato sul conto del notaio che, trascritto l'atto, pagherebbe banca e creditori che hanno posto ipoteca giudiziale. Alla venditrice non va neanche un euro. Sottolineo che il prezzo della casa è assolutamente in linea con quello di mercato (la perizia fatta dalla banca è persino poco più bassa della mia offerta. Per di più, accollandomi il debito della venditrice, di fatto pago più del valore della perizia).
La mia paura è che spuntino altri creditori di cui la venditrice non mi ha parlato che possano avviare un'azione revocatoria. È un rischio che corro?