Periodo lavoro in prova
Salve. Mia sorella ventenne ha trascorso una giornata lavorativa da barista in prova alquanto bizzarra. La titolare L’ha fatta lavorare otto ore, benché in un incontro previo fosse stato chiarito che si trattasse di una prova per un impiego part-time, non le ha consentito una pausa per il pranzo, le ha permesso di bere un bicchiere di acqua naturale giusto perché non sarebbe stata retribuita, sottolineando che sarebbe stato invece a pagamento se fosse l’avesse assunta regolarmente. Nel mentre le ha affidato una commissione che l’ha obbligata a un lungo tratto di strada da percorrere a piedi sotto il sole cocente di metà agosto.
Al termine delle otto ore, la proprietaria le ha richiesto una nuova giornata di prova, e pur dichiarandosi soddisfatta del servizio svolto si è rifiutata con nonchalance anche solo di accennare al compenso se poi l’avesse assunta. Onestamente ci sento una gran puzza di marcio, e una gran voglia di approfittare di una ragazzina. Mi chiedo: è possibile legalmente che tutto questo possa avvenire? È possibile in qualche modo evitare che altri ragazzi altrettanto ingenui si ritrovino nella stessa situazione nello stesso posto? Grazie