Padre divorziato, non ho voce in capitolo?

Inviata da Nicola. 15 giu 2015

I figli sono affidati a mia moglie, io non sono per nulla d'accordo con l'educazione che gli sta dando. Li stressa con mille attività da fare, e i ragazzi sono stanchi. Invece di avere tempo per giocare dopo i compiti vengono rimpallati fra piscina, violino, corsi di lingue. Insomma stanno messi peggio di me in ufficio. La mia ex dice che va bene così e che io non posso mettere bocca perchè l'ho lasciata io per andarmene con un altra più giovane: è vero, ma non ho più diritto di parlare dell'educazione dei miei figli?

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Buongiorno. Senza entrare nel merito del fatto che è stato lei a lasciare la sua ex moglie, scelta che certamente può avere causato molta sofferenza ed essere, a distanza di tempo, causa scatenante dell’astio che, da quanto leggo, sua moglie le dimostra: i vostri figli hanno 2 genitori e, benchè separati, sono e rimangono i genitori di 2 ragazzi che hanno tutto il diritto di goderseli entrambi.
Ritengo, pertanto, ci siano le condizioni affinché lei e la sua ex moglie vi rivolgiate ad un Mediatore Familiare qualificato (ad esempio consultando i siti delle Associazioni nazionali di Mediatori Familiari - A.I.Me.F. o S.I.Me.F. - per trovare il professionista più vicino a voi) per trovare uno spazio riservato in cui instaurare una comunicazione adeguata alla vostra situazione in modo che, nell’interesse dei vostri figli, arriviate in tempi brevi ad un livello di fiducia essenziale per offrire loro i genitori di cui hanno bisogno.
Spero di esserle stato utile.
dr. Natale Cento (Mediatore Familiare in Messina, Roma e Torino)

Centro di Mediazione Familiare Avvocato a Messina

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Buonasera,
nella premessa Lei dice che i figli sono affidati a Sua moglie. Così esprimendosi sembrerebbe che sia stato previsto l'affidamento esclusivo dei bambini alla madre anche se immagino che si sia espresso impropriamente ma che, in verità, sia stato statuito l'affidamento condiviso. Ad ogni buon conto, anche nell'ipotesi di affidamento esclusivo (ndr: come del resto in regime di affidamento condiviso) le decisioni di maggior interesse relative ai figli debbono essere concordate dai genitori (le questioni che Lei cita sono tali) e, in caso di disaccordo, il genitore opponente si può rivolgere al Tribunale.
Non è assolutamente vero pertanto ciò che Le ha detto Sua moglie: in poche parole il fatto che Lei sia stato un cattivo marito non esclude che sia un ottimo padre. Faccia valere i Suoi diritti di padre e non si lasci ingannare dalle false testi di Sua moglie.
Cordialmente

Avv. Silvia Parrini



marito ma

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Può rivolgerti al tribunale sicuramente per ottenere un intervento che garantisca i tuoi diritti relativi all'educazione dei minori . Bisogna distinguere comunque tutte le situazioni in relazione alle diverse situazioni se sei affidatario congiunto dei figli come la l'ultima legislazione predilige. In ogni caso vi è l'eccezione se per qualche ragione è stato emanato un qualche provvedimento che ti inibisce di avvicinarti a loro!

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Buongiorno
Certo Lei ha il diritto/dovere di intervenire. Se non siete d'accordo potrà ricorrere al Giudice Tutelare per dirimere la questione.
Mi contatti se è interessato a conoscere i particolari dell'azione in questione e per specificarci i dettagli della Sua vicenda.
Cordiali saluti
Avv Annamaria Vizzolesi

Studio Legale Vizzolesi Avvocato a Collecchio

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Se non raggiungete un accordo in merito ai metodi educativi per i Vs. figli si renderà necessario fare ricorso al Giudice.

Avv. Annalisa Alpi Avvocato a Cesena

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Certamente, lei può rivolgersi al giudice illustrando i motivi che lamenta, provando le diverse attività dei suoi figli, e chiedendo che intervenga su ciò. Può anche chiedere l'affidamento condiviso, in modo tale che possa decidere insieme a sua moglie le questioni relative ai suoi figli, che peraltro le sono consentite anche ora che sono affidati solo a sua moglie.

Resto a disposizione

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Gent.mo signore,
l'educazione della prole deve essere effettuata da entrambi i genitori i quali devono cercare di capire le esigenze dei figli e le loro propensioni. Un' educazione unilaterale da parte di un genitore, in contrasto con l'interesse della prole non è legittima. Laddove intendesse meglio tutelare i suoi diritti non esiti a contattarci.

Studio legale Morano & partners Avvocato a Roma

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Buonasera Nando,
nonostante l'affidamento alla sua ex moglie, le decisioni di devono essere prese di comune accordo tra i genitori. Il genitore cui i figli non sono stati affidati conserva comunque il diritto e il dovere di vigliare sulla loro istruzione, educazione e, nel caso in cui tale diritto venga impedito, può ricorrere al Giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli per il minore da parte dell'altro genitore.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi in privato.
Una buona giornata.

Avv. Ida Gurzillo

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Salve,
si tratterebbe di capire se quando lei parla di affidamento lo usa in termini giuridici (cioè di affidamento esclusivo) o semplicemente fa riferimento al fatto che i suoi figli vivano con la sua ex moglie.
In ogni caso in linea di massima lei ha senz'altro voce in capitolo e dovrà ricorrere avanti al Tribunale per far valere i suoi diritti (e obblighi) di padre.
E' opportuno prima, a mio giudizio, che lei parli con i suoi figli.
A disposizione per ogni ulteriore approfondimento

Studio Legale Vitelli Avvocato a Latina

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Buongiorno Nando,
anche se suo figlio è stato affidato alla sua ex, le decisioni di maggior interesse sono generalmente prese di comune accordo tra i coniugi.
Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.
Per maggiori informazioni non esiti a contattarmi.
Avv. Ida Gurzillo

Avv. Ida Gurzillo Avvocato a Bologna

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