Volgio sapere se si può emettere un qualche ordine per far si che il mio compagno non si avvicini a me o a nostra figlia. Mi picchia e fino ad ora non l'ho denunciato per paura. Se lo denuncio lo terranno lontano da me?
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Certo, le consiglio di rivolgersi ad un avvocato matrimonialista o alle Autorità competenti. Avvocato Cacciatore Parma.
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Le consiglio di procedere immediata,ante con la denuncia, e chiedere l'allontanamento. Si rivolga nel caso al centro di assistenza per la violenza sulle donne che le è più vicino per una completa assistenza anche psicologica.
Resto a disposizione
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Purtroppo la sua inerzia consente a questo uomo di avvicinarsi e fargli fare quello che vuole. Solo un'azione legale tramite le forze dell'ordine può promuovere un divieto di avvicinamento, accompagnata da referti del pronto soccorso che accertano la situazione grave. La denunzia penale che segue deve essere obbligatoriamente accompagnata dalle prove dei comportamenti del soggetto, precisando che si tratta di soggetto pericoloso per sè e per la sua bambina, buona fortuna Avv. Speranzini
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Lei può procedere sia penalmente parlando mediante una denuncia con richiesta di applicazione di una misura cautelare di allontamento; nel caso in cui Lei dovesse chiamare la polizia giudiziaria proprio in fragranza di reato ex art. 384 bis cpp la stessa polizia giudiziaria può provvedere all'immediato allontamento.
Altra strada percorribile, meno invasiva ma forse meno tutelante se si trova in uno stato urgente di pericolo, è di natura civilistica.
La disciplina relativa agli ordini di protezione contro gli abusi familiari è relativamente recente, in quanto introdotta con la Legge 4 aprile 2001, n. 154, a seguito della quale il codice civile è stato arricchito degli art. 342 bis e ter, mentre nel codice di procedura civile ha visto la luce l’art. 736 bis.
L’art. 342 bis, c.c. prevede che gli ordini di protezione contro gli abusi familiari vengano disposti “quando la condotta del coniuge o di altro convivente è causa di grave pregiudizio all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente”
Lo denunci alla Procura della Repubblica presso il più vicino Tribunale chiedendo di diffidarlo e di assumere prudenti misure di sicurezza a tutela di Sua figlia e Sua
Lo denunzi immediatamente, recandosi al più vicino posto di Polizia, ovvero caserma dei Carabinieri. In quella sede, dopo aver raccontato i fatti, richieda l'immediata adozione di misure cautelari (quali l'allontanamento dalla casa familiare, ed il divieto di avvicinarsi a lei ed ai suoi figli) volte ad impedire l'ulteriore commissione del reato o la protrazione delle sue conseguenze dannose.-
Le forze di Polizia, di concerto con il Pubblico Ministero, possono agire con immediatezza per la sua tutela.-
Rafforzi le sue dichiarazioni allegando eventuali referti del pronto soccorso relative alle lesioni subite.-
A disposizione per ulteriori chiarimenti, e per l'eventuale redazione della denunzia - querela.-
Avv. Carlo Monaco