Buongiorno, vi racconto quel che mi è successo. Sposata con due figli - 8 e 6 anni, abitavo nel centro Italia. Ho deciso di separarmi e ho trovato un lavoro a tempo indeterminato nel Nord, a dicembre. Fin'ora ho lasciato i miei figli con i suoceri, per permettere loro di terminare l'anno scolastico ma con l'intenzione di portarli poi con me. Sia mio marito che i suoceri si sono dimostrati d'accordo con la mia decisione, appoggiandomi. Ora, invece, mio marito ha portato i miei figli in Toscana...non me li vuole ridare e nemmeno farmeli vedere! Mio marito è un carabiniere. Andremo in separazione giudiziale. Vorrei sapere se è difficile avere i miei bambini...mi hanno detto che si può considerare come se avessi abbandonato la famiglia (eppure lui era favorevole! Affinché io non perdessi quest'opportunità lavorativa! E nemmeno fece problemi per i nostri figl!i). Come devo comportarmi? Grazie
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Gentilissima Graziella,
stia serena. Lei non ha abbandonato i Suoi figli ma si è trasferita per motivi di lavoro; trasferimento, tra l'altro, concordato con Suo marito. Immagino che avrà dei testimoni in grado di confermare la circostanza.
Altro aspetto è il cambiamento di residenza dei bambini che, trattandosi di decisione di maggior interesse, deve essere adottata dai genitori congiuntamente. In caso di disaccordo, come nel Suo caso, decide il Tribunale del luogo di residenza dei minori. Tenga conto tuttavia del fatto che, salvo che sussistano gravi ragioni contrarie, il Tribunale di solito autorizza il trasferimento dei minori presso il nuovo indirizzo di residenza della madre.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessità.
Cordialmente
Avv. Silvia Parrini
FORO DI PISA
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Gentile sig.ra Graziella. Stando al suo racconto, suo marito ha posto in essere gravi condotte che comportano seri profili sia sotto il profilo civile che penale. Lei è certamente in pieno diritto, che però occorre far valere. data la delicatezza della vicenda non mi sembrerebbe serio, da parte mia, tentare di darle una risposta esaustiva via email (cosa peraltro impossibile senza "leggere le carte"). Altrettanto non mi sembra opportuno da parte sua trovare soluzione ad una vicenda del genere "via internet". Rimango pertanto disponibile in altre più opportune sedi. Mi contatti tramite il portale.
Avv. Anceschi Alessio
Buongiorno , non comprendo dal tenore della lettera se vi è già una separazione in corso o una separazione avvenuta. Comunque occorre aver riguardo alle statuizione del presidente per capire se vi sia un reato da parte dell'ex coniuge che ha portato via i figli accusandola di abbandono oppure se i figli abbiano la residenza con il genitore maschile. Nell'ultimo caso non vi è reato, ma si potrebbe richiedere la modifica delle condizioni di separazione chiedendo che comunque stiano con la madre, perché non vi è nessun motivo per cui i figli non debbano vivere con la madre, genitore meritevole che si è sacrificata per il lavoro ma che non lascia i bambini.
Mi faccia sapere
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Per quanto ho inteso la separazione vera e propria dovete ancora intraprenderla, si che allo stato siete ancora sposati e suo marito non le può negare di vedere i suoi figli.
Faccia denipuncia del fatto e depositi con urgenza un ricorso di separazione chiedendo un intervento immediato per ripristinare la situazione.
Resto a disposizione
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Denunzi immediatamente l'accaduto alla Questura ovvero al Commissariato di P.S. più vicino. E provveda a notiziare - via racc. a/r - i rappresentanti dell'Arma dei C.C. (Comando Regione Toscana), per le determinazioni di loro competenza. Indipendentemente dalla circostanza relativa al suo allontanamento dall'abitazione familiare (consensuale, con mantenimento ivi dei figli al solo fine di consentirgli di terminare positivamente l'anno scolastico - sul punto indichi alcuni testimoni a conferma), il suo ex marito ha compiuto, attesa l'età dei figli, il reato di sottrazione di persone incapaci (cfr. art. 574 c.p.).
In denunzia chieda immediatamente l'adozione dei più opportuni provvedimenti volti a tutelare Lei ed i suoi figli minori.
Preventivamente - però - anche al fine di evitare che attraverso il ricorso all'A.G. il contrasto si aggravi, faccia presente ai suoi suoceri (che, sicuramente provvederanno a notiziare dell'accaduto il figlio) che la condotta posta in essere integra il reato sopra indicato (sicuramente foriero di conseguenze pregiudizievoli per un carabiniere). E stimoli una possibile risoluzione extragiudiziale della vicenda (sono le preferibili in contesti familiari; soprattutto quando sono coinvolti figli minori), invitandolo a ricercare una scelta condivisa; improntata esclusivamente al bene dei bambini.
Sono a sua disposizione, anche per la redazione della querela da depositare all'A.G.
Le faccio presente che in materia penale, a differenza del civile, non vi è l'obbligo di ricercare un legale del luogo (ove domiciliarsi). L'avvocato può patrocinare in Sua difesa su tutto il territorio nazionale.
Distinti saluti.
Avv. Carlo Monaco
Buongiorno Signora innanzitutto bisogna capire bene, quando lei parla di separazione, cosa intende esattamente. Se si tratta ovvero di una separazione di fatto o omologata dinanzi ad un giudice a seguito di accordi ben precisi. Poi, alla luce di questo, si potranno valutare eventuali azioni civili o penali. Mi contatti pure. Rimango a sua disposizione. Avv. Lorenzo Nizzi Grifi Gargiolli
