Buongiorno,
mi chiamo Maria e da molti anni svolgo lavori di sartoria per una mia compaesana. Negli ultimi tempi, però, le nipoti della mia cliente si sono intromesse nel rapporto chiedendomi di cessare la mia attività in favore della loro zia.
Addirittura si sono rivolte a un avvocato (il quale mi ha scritto di contattarlo per chiarire i rapporti, senza fare alcun riferimento ad eventuali diritti o legittimazioni delle nipoti sue clienti).
Ora, premesso che la mia cliente è in grado di intendere e volere e non è sottoposta né ad amministrazione di sostegno né ad altro, è legalmente possibile tale ingerenza?
Tra l'altro la signora continua a darmi incarichi (nonostante le nipoti non vogliano).
Grazie
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Signora Lei continui serenamente a lavorare, quel che Le consiglio è di predisporsi delle prove (per esempio tracciare i pagamenti, o magari anche qualche prova testimoniale) relativamente al lavoro che svolge (supponendo che Lei lavori in nero). In tal modo qualsiasi contestazione le possa essere mossa potrà difendersi.
A seconda dei rapporti con la signora per cui lavora, sussistendone i presupposti di parlarle.
Se la signora è capace di intendere, proceda come sempre, valuti se riferire l'accaduto o meno.
Resto a disposizione
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Cara signora,
nessuna interferenza avrebbe diritto di esistere se come dice la Sua cliente è persona lucida e in piena capacità di intendere e volere e se le nipoti non hanno alcun interesse nell'attività della zia. Bisognerebbe capire a che titolo un collega le ha scritto, anche se a nome delle clienti. Credo che debba chiarire ogni equivoco con la Sua cliente con cui dice pure di avere un lungo rapporto.
Nel caso avesse necessità, sono a Sua disposizione.
Cordiali saluti
Barbara Spinella
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Gentilissima Maria,
se e' cosi' come dice Lei e cioe' che la zia e' assolutamente capace di intendere e volere, parli con Lei in via riservata raccontandoLe quanto Le hanno detto le di lei nipoti.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessita'.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
