Buongiorno, le chiedo per cortesia un aiuto per capire come devo fare. Mi ero separata dal marito 7anni fa, e avevo scritto tramite avvocato che intenzioni avesse per la casa che era cointestata, ovviamente senza mettere mio marito in strada, solamente che in caso di vendita mi spettava la mia parte. Successivamente lui con due lettere a distanza di un anno circa ha fatto scrivere che la casa anche se lui l'aveva cointestata, era solo sua perché il mutuo era intestato a lui. Anzi, voleva la metà dei soldi che ha speso e mi invitava a versare il denaro equivalente a metà casa entro 10 gg. Io non avevo denaro per intraprendere lotte e soprassedei,in vista anche del fatto che noi eravamo in separazione dei beni e forse l'immobile poteva essere davvero solo suo. (anche se cointestato? Se è solo sua perché vuole metà del valore? Comunque non feci nulla. Adesso lui ha fatto ricorso per ottenere metà del valore della casa, facendo scrivere che ha pagato da solo il mutuo. E ha versato la mia parte. Nel atto di compravendita e
mutuo io anche se firmato non avevo valore perché disoccupata e nulla tenente. Firmare era una formalità mi han detto. Mi ha citato in udienza di comparizione tra un mese e io non so come fare perché sono abbiente e il mio compagno prende 1250 euro (ha due figli da mantenere) per cui non ho diritto al gratuito patrocinio. Forse lui vuole che io rinunci all'eredità, non so. So solo che non sapendo da che parte sbattere la testa, chiederei di firmare pure sta cosa così mi toglierei il peso. Lei cosa mi dice? La ringrazio tanto se mi aiuta a capire come fare. D'altronde non avendo reddito, firmare la rinuncia della casa lo vedo solo come una liberazione.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
la questione è complessa e deve necessariamente farsi difendere da un legale. Per darle una risposta è necessario leggere gli atti; pertanto se vuole può contattarmi tramite la piattaforma ed insieme troveremo la modalità migliore perché possa difendersi in questa causa.
Cordiali saluti.
Avv. Roberta Biagini
Signora la questione è molto seria e minimamente complessa. Per darLe una risposta ben data va però esaminato l'atto di citazione che Le è pervenuto e soprattutto i documenti da cui risulta la cointestazione e il pagamento del mutuo. Può contattarmi qui in piattaforma e poi ci scambiamo le mail e il telefono per più rapide risposte.
Buongiorno Kikka,
immagino il suo sconforto e vorrei aiutarla ma, per farlo nel modo più corretto, dovrei esaminare l'atto di citazione/ricorso che le è stato notificato, per capire i presupposti su cui si fonda la domanda svolta da suo marito.
Posso dirle, per ora, che con il matrimonio sorge per entrambi i coniugi l'obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione alle proprie capacità di lavoro professionale e casalingo ed è proprio questo obbligo che rende talvolta impercorribile la richiesta di rimborso.
Se desidera una consulenza più approfondita può contattarmi tramite piattaforma.
La saluto cordialmente
Lidia Mussi
Salve
deve necessariamente prendere un avvocato e farsi assistere e difendere all’udienza di comparizione. Non deve trascurare la cosa perché altrimenti il giudizio può concludersi con una sentenza di condanna a suo sfavore.
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino