Ho già raggiunto la mia indipendenza economica e per questo siamo arrivati a degli accordi con la mia famiglia per non passarmi più il mantenimento però adesso mi ritrovo con delle spese che non avevo considerato e devo pagare di botto 1000€. So che sono tanti soldi anche per i miei ma non so proprio a chi rivolgermi. Loro dicono che ormai me la devo cavare da solo, adesso che ho voluto l'indipendenza economica, però non so proprio come fargli capire che è un'emergenza. Loro non hanno una qualche forma di dovere verso i figli che si trovano in difficoltà?????
Grazie,
Antonino
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Egregio signor Antonino, Lei certamente ha diritto agli alimenti ma la nozione giuridica di alimenti è molto più ristretta di quella di mantenimento per cui mi sembra che una somma di €1000 richiesta in una sola volta non possa configurarsi come una richiesta di alimenti. Naturalmente, per valutare se per caso ha diritto ad un vero e proprio mantenimento occorrerebbe conoscere il Suo percorso di vita ed anche la Sua età, prendendo in considerazione le oscillazioni che in tale materia si sono registrate nella giurisprudenza italiana.
Buongiorno Signor Antonino.
Innanzitutto Le segnalo che l'art. 147 c.c. stabilisce l'obbligo dei genitori di obbligo di mantenere, istruire, educare (2) e assistere moralmente i figli.
Inoltre la costante giurisprudenza ha precisato che l’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli non viene meno automaticamente con il raggiungimento della maggiore età, ma permane fino al raggiungimento dell'indipendenza economica da parte del figlio (purché non sia dovuta a colpa e/o inerzia del figlio).
Di conseguenza, se Lei non ha raggiunto l'indipendenza economica, può legittimamente con una diffida il mantenimento ai propri genitori ed eventualmente agire in giudizio. Le segnalo che, nel caso in cui i Suoi genitori siano privi di mezzi per provvedere al Suo mantenimento, Lei potrà rivolgere tale richiesta agli ascendenti più prossimi.
Inoltre Lei ha un'altra possibilità che è quella di ottenere gli alimenti: si tratta di una somma che può essere ottenuta in stato di bisogno economico e differiscono dal mantenimento in quanto quest'ultimo sussiste fino a quando i figli non sono in grado di provvedere a se stessi, soddisfacendo ogni esigenza di vita, mentre gli alimenti dipendono dal bisogno e sono finalizzati al soddisfacimento di esigenze più elementari (cibo, vestiario, abitazione, etc).
Inoltre, all'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine: il coniuge; 2) i figli, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi; 3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimo; 4) i generi e le nuore; 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali.
Anche per gli alimenti potrebbe inoltrare una richiesta con lettera raccomandata a.r. e poi, eventualmente, procedere giudizialmente.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità ed invio distinti saluti.
Buongiorno
Gli alimenti sono dovuti, nel Suo caso da parte degli ascendenti, solo se Lei versa in stato di bisogno. Se tra Voi non c'è accordo sull'esistenza di tale stato di bisogno, dovrà promuovere un giudizio avanti al Tribunale affinché il Giudice statuisca se effettivamente esiste tale condizione e determini l'ammontare di un contributo.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Studio legale Vizzolesi
Gentile Antonino,
una volta che lei si è reso autonomo, non sono più ipotizzabili né un suo rientro oppure una sua permanenza in famiglia nella posizione dell’incapace di autonomia; nel suo caso, quindi,venuto meno, per qualsiasi causa,il lavoro ovvero la già conseguita indipendenza economica,potra' ottenere tutela, sempre che l’evento negativo non risulti a lei imputabile, è quella del diritto agli alimenti da far valere nei confronti dei suoi genitori.
Rimango a disposizione.
Avv. Marina Ligrani