immobili ereditati in comproprieta, riscio di usucapione ...

Inviata da Jim Dimmert. 16 lug 2019

Buongiorno. Mio padre mori nel lontano 1993 senza alcun testamento. Essendo mia madre morta gli unici eredi eravamo io e i miei due fratelli. Gia a quell'epoca ero residente all estero -USA- e il fratello residente nella citta dove si trovano i due immobili ereditati mi disse che si sarebbe occupato lui di tutto ed io lo lasciai fare. Da allora gli ho rimborsato delle spese di mantenimento che mi ha richiesto e ho pagato direttamente a lui e non so neanche se e stata pagata la mia parte, 1/3 ,di tassa di proprieta. Uno dei beni, un garage, e stato affittato per diversi anni dopo la morte di mio padre e mio fratello mi disse che con quei soldi si pagavano le spese di mantenimento. negli ultimi 10 anni ho chiesto di vendere i beni e mi e stato detto che erano in vendita ma niente offerte valide.. A questo punto il rapporto con i miei fratelli non e molto buono e voglio chiarire e definire questa situazione. Cosa fare? c'e il rischio di usucapione, come interromperla? Grazie.

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Egregio signor Dimmert,
non si rileva l'anno della morte di sua madre nè quanti beni immobili erano stati lasciati in eredità e se uno dei fratelli godano dei beni e a che titolo.
Ad ogni modo con le poche informazioni Le consiglio di effettuare una visura sugli immobili e di chiedere la divisione ereditaria delle sue quote. Solo se il coerede che dopo la morte del "de cuius" sia rimasto nel possesso del bene ereditario, può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri eredi, senza necessità di interversione del titolo del possesso ma a tal fine, egli, che già possiede "animo proprio" ed a titolo di comproprietà, è però tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività anche riferendosi alle parti non sue il che avviene quando egli goda del bene in modo inconciliabile con la possibilità di godimento altrui e tale da evidenziare una inequivoca volontà di possedere "uti dominus" e non più "uti condominus", non essendo sufficiente che gli altri partecipanti si astengano dall'uso della cosa comune. Tuttavia quanto sopra non può desumersi dal fatto che egli abbia utilizzato e amministrato il bene ereditario, sussistendo al riguardo una presunzione che abbia agito nella qualità e che abbia operato nell'interesse anche degli altri.
Sono a disposizione per ogni necessario chiarimento e nel caso di esaminare più approfonditamente il suo caso, ove lo ritenesse.
Con i migliori saluti

Avv. Emanuela Pesce Avvocato a Milano

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Buongiorno, da quello che ha scritto sembra che siano stati posti in essere atti (quota pagamento spese di manutenzione) e comportamenti (richieste rimborso spese da parte del fratello) tali da poter escludere che sussistano i presupposti per un usucapione. In ogni caso per interrompere i termini di un usucapione immobiliare (20 anni) bisogna attivare un procedimento di mediazione: se ha interesse a vendere la sua quota parte di beni può chiedere (con un procedimento di mediazione prima e, in caso di esito negativo, una causa civile poi) la divisione degli immobili in comproprietà; se non comodamente divisibili, la loro messa all'asta con ripartizione delle spese di vendita.

Avv. David Micheli Avvocato a Trento

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