Immobile a destinazione ufficio locato di fatto come abitazione
Salve a tutti, vorrei chiedervi un parere in merito a una situazione che mi riguarda rispetto a alla quale vorrei capire se devo o meno preoccuparmi.
Lo scorso primo ottobre ho trovato un annuncio di un monolocale in affitto da un privato, l’ho visto in giornata, è completo di cucina a gas, forno, frigorifero e due letti, trovandolo adeguato per le mie esigenze.
Il 5 ottobre ho incontrato il proprietario per firmare il contratto, nel contratto sottopostomi però c'è scritto che è un "Contratto di locazione transitorio ad uso commerciale" della durata di 3+2 anni e l’immobile è di categoria A10 (destinazione ufficio), sul momento ho firmato senza sollevare questioni.
Qualche giorno dopo il proprietario mi ha consegnato la ricevuta della registrazione del contratto dicendomi che lo aveva registrato come 3+3 in quanto per questo tipo di contratto (transitorio) non era possibile un 3+2.
A questo punto ho fatto qualche ricerca ed ho scoperto che la categorgia A10 è quella di immobili a destinazione ufficio, non abitativa, ho anche scoperto che per questo motivo non potrò prendervi la residenza.
Mi viene anche il dubbio che io possa essere in una posizione giuridicamente ambigua in quanto formalmente abito in un immobile che pur essendomi stato proposto come monolocale ad uso abitativo, di fatto è un ufficio.
Ho paura che cambiando la destinazione d'uso dell'immobile si sia commesso un abuso edilizio, non vorrei finire io nei guai per un abuso commesso dal proprietario.
Faccio due precisazioni:
Il contratto è transitorio, ma NON è specificato nel contratto il motivo della transitorietà.
Io ho firmato un contratto 3+2, invece il proprietario lo ha registrato come 3+3.
Considerando la situazione vorrei chiedervi:
Cosa rischio ad abitare in questo immobile?
Ci sono i presupposti per poter considerare nullo il contratto?
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà.