Il mio ragazzo è in carcere
Salve,
volevo chiedere un'informazione: ho il mio ragazzo in carcere e voglio fare i colloqui con lui, noi conviviamo però non c'è nulla che lo attesti, come dovrei fare?
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La convivenza di fatto non è riconosciuta praticamente da nessuna norma giuridica di diritto positivo, tuttavia la giurisprudenza tende sempre più a tenerne conto ed a valorizzarla sia in sede civile sia in sede penale, ad esempio, recentemente, la Cassazione ha ritenuto applicabile al convivente “more uxorio” la causa di non punibilità di cui all’art. 384, comma 1, c.p., che la norma prevede espressamente solo per i prossimi congiunti.
Non si può certo escludere, dunque, che l’Autorità competente – ossia il magistrato procedente in fase d’indagini o di giudizio, ove si tratti di custodia cautelare, ovvero l’amministrazione penitenziaria e, eventualmente, la magistratura di sorveglianza, in caso di esecuzione di una pena definitiva – consenta i colloqui.
Semmai il problema, come sempre in questi casi, è documentare tale status, ciò potrà variamente essere fatto attraverso una dichiarazione in questo senso del detenuto e/o del convivente, ovvero ancora meglio sarebbe se la convivenza risultasse dallo stato di famiglia o dal certificato di residenza ovvero anche solo, in qualche modo, dal contratto di affitto sottoscritto congiuntamente.
In ogni caso occorre fare dei tentativi, eventualmente informandosi preventivamente della prassi praticata nello specifico contesto, senza, però, alcuna vera garanzia di successo, stante la già ricordata mancanza di previsioni legali formali sul punto.
Avv. Gianluca Bergamaschi.
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Gentile Sig Silvia se il suo fidanzato è giudicabile dovrà chiedere l autorizzazione all autorità giudiziaria competente. Se invece è già definitivo sarà la direzione del carcere ad autorizzare. In ogni caso deve allegare una autocertificazione della convivenza rilasciata dal comune
A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente. Avv francesca di nardo
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Difficile che il giudice glielo conceda, in quanto i permessi vengono concessi soltanto ai familiari. Può comunque provare ad avanzare richiesta al giudice e poi verificare a seconda della situazione con del suo ragazzo se nel carcere sono previsti dei colloqui.
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